Calcio, i 39 anni del "laziale" Pinzi storica bandiera dell'Udinese

Mercoledì 11 Marzo 2020 di Guido Gomirato
Giampiero Pinzi ai tempi in cui giocava nell'Udinese
Gianpiero Pinzi compie oggi 39 anni ed è uno dei calciatori più amati della storia ultracentenaria dell’Udinese Calcio. Il suo ardore agonistico e generosità, unite alla sua bravura, hanno fatto breccia nel cuore dei tifosi bianconeri. Per tredici stagioni, dal 2000 al 2008 e dal 2010 al 2015, è stato il guerriero dell'Udinese e ha riempito pagine di gloria bianconera. In Friuli ha collezionato 305 presenze in A e solo i suoi ex capitani Di Natale e Bertotto vantano più presenze di lui nel massimo torneo, rispettivamente 385 e 323.

Nato a Roma, è cresciuto nel rione di Centocelle e i primi calci al pallone li ha dati vicino a casa, nel campetto ubicato vicino piazza San Felice; poi è passato all’Almas Roma. A 11 anni era un predestinato, sembrava quasi certo il suo passaggio nel vivaio dell’Inter. «Avrei dovuto trasferirmi a Milano, ma ero un tifoso della Lazio e i suoi dirigenti Valter Sabbadini e Beppe Dossena mi hanno convinto a firmare per il club bianco celeste - ricorda – Con la Lazio a 18 anni facevo già parte della prima squadra, non posso dimenticare la gioia e l’emozione che ho provato debuttato a Kiev contro la Dinamo in Champions. Fu un esordio felice, giocai abbastanza bene, vincemmo 1-0». Con la Lazio Pinzi vanta anche tre presenze in Coppa Italia.

 Poi è iniziata la sua avventura friulana (quale parziale contropartita per Giannichedda e Fiore), ma la Lazio gli rimasta nel cuore e oggi tifa per l’undici di Simone Inzaghi nella lotta per lo scudetto: «La Juventus ha un parco giocatori più valido rispetto alle rivali, è la favorita. Ma la Lazio, che si merita tutti i complimenti, vive un momento meraviglioso, fa leva anche sull’entusiasmo e tutto può ancora succedere sperando che il campionato possa riprendere tra un mese».

Nell’Udinese Pinzi ha debuttato il 12 novembre 2000, a Parma, con gli emiliani vincitori per 2-0. Ma lui ricorda il trascorso con Luciano Spalletti allenatore: «In quel campionato disputai 10 gare, ma fui responsabilizzato nell’ultima parte da Spalletti, subentrato a marzo 2001 a De Canio. Alla fine riuscimmo a salvarci».

Due anni dopo inizia un periodo pieno zeppo di soddisfazioni per Pinzi. Con l’Italia Under 21 nel 2004 vince l’Europeo, poi conquista il terzo posto alle Olimpiadi. Debuttò anche con la nazionale maggiore nel 2005 e fu uno degli elementi chiave per l’accesso dei friulani in Champions. Pinzi ha vissuto anche il suo momento difficoltà, ma ha saputo reagire. «Nel 2007 accusai un problema al tendine rotuleo, giocai poco, mi ripresi a fine stagione, ma avevo compreso che con Pasquale Marino subentrato ad Alberto Malesani probabilmente avrei giocato poco. D accordo con la proprietà sono andato al Chievo, dove sono rimasto due anni, ho agito da mezzala, ma anche da trequartista».

Con il ritorno di Guidolin sulla panca bianconera, il guerriero è rientrato alla base per fare un altro salto di qualità, diventando la trave portante del centrocampo e un esempio per i giovani. In concomitanza con l’arrivo di Stefano Colantuono, 2015, il divorzio accompagnato da polemiche.  «È acqua passata. Non c’è stato feeling tra il nuovo tecnico e il sottoscritto, poi ci siamo chiariti. Dovevo fare i conti anche con l’età, con qualche acciacco. Sono tornato al Chievo, ho giocato poi nel Brescia quindi nel Padova. Ho ottenuto il patentino di allenatore Uefa B, ma inseguo quello che mi deve dare la possibilità di allenare ovunque».

 Da un anno fa esperienza di allenatore prima collaborando con Tudor e ora con Gotti. «Sono felice di essere tornato a casa mia, dove mi sono sempre trovato bene. Naturalmente la gestione del calcio ha subito modifiche negli anni. Una volta l’Udinese puntava sullo scouting, è stata apripista e poi è stata copiata. Si cercano altre soluzioni per la crescita della squadra, ci sono anche difficoltà, ma c’è una certezza: la proprietà di cui bisogna fidarci. Gianpaolo Pozzo lavora con grandissima passione». Pinzi in bianconero, oltre ad aver disputato 305 gare in A (17 le reti segnate), vanta 24 gare in Coppa Italia e un gol segnato e 26 nelle Coppe Europee e una rete.
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