Confine chiuso con Croazia e Slovenia, si spinge per ripristinare la libera circolazione. Svolta per l'estate

L'annuncio di una nuova stagione di controlli congiunti per poter tornare all'applicazione del Trattato di Schengen

Sabato 23 Marzo 2024 di Elisabetta Batic
Confine chiuso con Croazia e Slovenia, si spinge per ripristinare la libera circolazione. Svolta per l'estate

Italia, Slovenia e Croazia stanno lavorando congiuntamente per arrivare ad abolire i controlli alla frontiera interni alla zona Schengen prima dell’arrivo della stagione estiva.

A darne notizia è stato il Primo ministro della Repubblica di Slovenia Tanja Fajon in occasione della firma dell’intesa tecnica tra il Ministero delle infrastrutture sloveno e la Regione Friuli Venezia Giulia per la pianificazione e realizzazione di un sistema di mobilità sostenibile transfrontaliera.


IL NODO
«L’obiettivo è iniziare a fare pattugliamenti congiunti con le nostre forze di polizia che, se il progetto funzionasse bene, potrebbero sostituire i controlli alla frontiera» ha puntualizzato il Primo ministro precisando che si tratta di «un tipo di cooperazione molto importante tra i Paesi che sono parte della rotta balcanica dove ci sono seri problemi di sicurezza con i migranti irregolari e commerci operati dalla criminalità organizzata». La vicepremier ha poi ricordato che «l’Italia ha introdotto i controlli di sicurezza alla frontiera con la Slovenia e la Slovenia alla frontiera con la Croazia». I controlli alla frontiera con la Slovenia sono ripresi a fine ottobre scorso. «Spero che almeno tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia riusciamo a ripristinare Schengen presto perché i contatti tra persone, la mobilità e i movimenti senza controlli di frontiera sono cose molto tangibili e vicine al cuore della nostra gente» ha concluso Fajon. Dal canto suo, il governatore Massimiliano Fedriga ha ribadito: «La volontà comune è che i controlli ai confini non ci siano ma la tensioni in Medio Oriente e la rotta balcanica rischiano di condizionare la possibilità di tenere aperti i confini dunque mi auguro che prima possibile torni una sicurezza e una riapertura dei confini importante per le nostre popolazioni e l’economia». 


SUL TAVOLO
Numerosi i temi affrontati durante la riunione del comitato congiunto Fvg-Slovenia con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione esistente: dalla sanità alle infrastrutture digitali, dalla collaborazione agricola alla cultura, dalla protezione civile allo sport. Il governatore ha rimarcato la volontà di «dare vita a una mobilità sostenibile che garantisca ai cittadini di spostarsi dal Friuli Venezia Giulia alla Slovenia e viceversa in un'ottica di programmazione condivisa così da annullare veramente il confine». 
L'intesa prevede la realizzazione di un sistema condiviso di trasporto pubblico transfrontaliero e ne disciplina le modalità di attuazione per quanto concerne i trasporti su strada, ferroviaria e via mare. Il tutto attraverso i contratti di servizio pubblico sottoscritti nei singoli territori con gli operatori locali sia per quanto attiene i servizi di linea, sia quelli flessibili. Una volta individuate le aree e le direttrici dove avviare la sperimentazione verrà definito in maniera condivisa un masterplan transfrontaliero dei servizi di trasporto pubblico che terrà conto delle connessioni con il sistema della mobilità ciclabile, con particolare riferimento alle principali direttrici cicloturistiche e poli attrattori. 

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I DETTAGLI
Per quanto riguarda le tariffe per l'utilizzo dei servizi transfrontalieri l'accordo prevede che per le tratte interne, comprese quelle utili a raggiungere la prima fermata oltre confine per i trasporti su strada e per i trasporti ferroviari in conformità con le norme sul trasporto ferroviario, valgano il sistema tariffario e i titoli viaggio che consentono l'accesso ai servizi di linea interni. Per le tratte transfrontaliere il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia definiranno congiuntamente specifici titoli di viaggio e agevolazioni. Inoltre Fedriga ha annunciato che nei prossimi mesi verrà rivista la normativa sulle elezioni regionali con la volontà di garantire all'interno del Consiglio regionale una rappresentanza della minoranza linguistica slovena, senza che quest'ultima debba per forza essere collegata a una forza politica.

Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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