Tassotti e i Remondini, la continuità della stampa e delle arti popolari: incontro al museo con gli ex direttori

Venerdì 13 Maggio 2022
Giorgio Tassotti, "erede" imprenditoriale dei Remondini

BASSANO - In sala Chilesotti al museo civico il racconto della storia imprenditoriale dei Remondini, i più grandi stampatori ed editori d'Europa nel '700, con la loro enorme fabbrica a Bassano, che brulicava di incisori, decoratori, tecnici, stampatori, rilegatori, nel grande caseggiato che chiude a nord l'attuale piazza Libertà. Un'impresa che dava lavoro a mille persone, in una città che ai tempi contava ottomila residenti, e che con i suoi libri, le sue stampe popolari, le sue carte decorate raggiungeva, attraverso una fitta rete commerciale (famosi i venditori ambulanti trentini, i Tesini, capaci di percorrere a piedi le strade del mondo), tutta l'Europa e le Russie, ma anche il Sud America.

L'appuntamento è sabato 14 maggio alle 17 al museo civico, nell'incontro a cura dell'Associazione Amici dei Musei. A parlare dei Remondini, ma anche d'altro, sarà Giorgio Tassotti, l'editore e stampatore bassanese che dagli anni Cinquanta ad oggi ha raccolto e rilanciato l'"eredità" di quella storica impresa, sia riproponendo le loro immagini, sia approfondendo autonomamente l'editoria, le arti delle stampe, delle incisioni, della grafica, delle carte decorative. Con un'operazione culturale di riscoperta delle arti popolari, anche dei suoi anni, che ha permesso alla città di conoscere quella pagina di storia importante, prima poco valorizzata (ma ben presente, invece, in musei e enti culturali d'Europa), arrivando all'apertura del Museo della Stampa e dei Remondini.

Una foto del 1983: i 50 anni dell'artista Federico Bonaldi, al centro, seduto tra Paola Marini e Pompeo Pianezzola. In piedi, da sin. Pierdomenico Bonomo, Ennio Miotto, Bruno Passamani, Fernando Bandini, Fernando Rigon, Giorgio Tassotti, Mario Infelise. Un insieme non comune di artisti, persone di cultura, direttori di museo, intellettuali.

Con Tassotti, che ha sempre tessuto rapporti fondamentali, ricevendo input e incoraggiamenti, con le figure che hanno diretto il museo bassanese, saranno proprio gli ex direttori del museo a integrare il racconto ed aiutare a comprendere la realtà remondiniana e culturale del territorio. Rigon, Marini, Guderzo, Ericani, Casarin, con l'attuale direttrice Barbara Guidi, sono solo alcuni dei nomi attesi. Tra gli altri si prevede un intervento di Paola Marini, che dopo la direzione a Bassano è stata al vertice di importanti realtà museali e culturali italiane. E quello di Mario Infelise, studioso e storico dei Remondini, autore del primo fondamentale libro sulla famiglia di imprenditori settecenteschi edito proprio da Tassotti.

E' anche l'occasione per discutere del libro "Da Luisa al Pick Bar. Giorgio Tassotti si racconta a Claudio Strati" una lunga intervista nella quale emergono i ricordi (vivissimi) del protagonista, oggi 88enne e quotidianamente in azienda, l’uomo, l’imprenditore, il suo impegno, il suo amore costante per la carta e per il territorio bassanese: un percorso appassionato e appassionante, fatto di dedizione e caparbietà, di fiducia e lungimiranza. Tassotti ha raccontato la sua storia personale e imprenditoriale, dialogando con il giornalista del Gazzettino Claudio Strati, in un lavoro che ripercorre gli oltre sei decenni di attività. E tutto iniziò da Luisa, al Pick Bar, straordinario fulcro di giovani artisti, grafici, intellettuali, studiosi, desiderosi di trovare strade nuove di espressione in una città, una regione, un Paese che volevano fortemente uscire dalla povertà, economica e culturale, lasciata dalla guerra e dal ventennio.

Si tratta di una “storia” reale, fatta di memorie, ricordi ed esperienze, che ricostruiscono un percorso di successo: lungo i 27 capitoli  e le 192 pagine arricchite da 130 fotografie, ecco Tassotti dapprima giovane cronista al Gazzettino, da sempre attirato dalla grafica e dallo studio delle arti popolari; poi imprenditore, capace di affermare il Made in Italy nel suo esempio più nobile, l’alto artigianato, in tutto il mondo.

Con le carte decorate pluriuso, le stampe d’arte, i libri, ma soprattutto con le idee. Dalla narrazione, libera e a tratti ironica, emergono una storia personale, ma anche il fitto legame con le imprese, gli artisti e le figure chiave di Bassano e Vicenza, con un originale punto di vista sul Veneto e sull’Italia durante la rinascita economica. Con Tassotti e la sua famiglia protagonisti nel più puro stile aziendale del Nordest.

La copertina

Ingresso su prenotazione: associazione@amicimuseibassano.it

Ultimo aggiornamento: 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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