Udinese, Pinzi consiglia Di Natale
«Ritirati, sarai un buon dirigente»

UDINE - Avrebbero potuto chiudere la carriera insieme, ricordando le notti di Champions e l'impresa di Liverpool, gli otto campionati in serie A rincorrendo l'Europa e mille ritiri. Invece l'Udinese ha diviso Giampiero Pinzi e Totò Di Natale proprio sul viale del tramonto. Oggi il guerriero del centrocampo ha trovato nuova vita al Chievo, mentre il capitano ha chiuso in panchina la sua epopea bianconera. Ma quando gli parli del capitano, a Pinzi si riapre un mondo. E in vista di domenica regala curiosità, aneddoti, e anche qualche consiglio. «Smettere è difficilissimo, basta guardare cosa accade oggi a Francesco Totti. Bisogna cogliere l'attimo giusto, e secondo me è questo. Totò Di Natale chiuda qui, non riparta neanche in America. Oltre  Oceano la Mls è un campionato tecnicamente meno valido della serie A, ma si corre moltissimo. E lui si ritroverebbe a parteciparvi a fine carriera. Rischierebbe di non stare al passo nemmeno lì. Prenda in considerazione la carriera da dirigente, è il momento perfetto»
Aldilà della Champions e della vittoria in casa del Liverpool per 2-3, Pinzi ha un aneddoto originale sul bomber che domenica giocherà contro il Carpi l'ultima partita con l'Udinese. «Voglio ricordare il suo assist del 2011. Giocavamo contro la Lazio all'Olimpico (risultato finale 2-2) e mi regalò una palla cieca, una delle sue, senza neanche guardarmi. Non ho capito come, ma me la sono ritrovata sui piedi e ho fatto gol. È stato l'unico assist che mi ha fatto».
Pinzi non rimpiange la scelta di aver lasciato l'estate scorsa Udine.
«Sono stato messo ai margini e per me è stata dura.