Roma, sta per partorire in strada: salvata dal tassista eroe Massimo Manni. «La corsa più bella della vita»

L'autista ha 60 anni, per dieci anni ha fatto il portantino in ospedale. La corsa sulla Cassia fino all'ospedale Villa San Pietro

Mercoledì 27 Marzo 2024 di Luisa Urbani
Roma, sta per partorire in strada: salvata dal tassista eroe Massimo Manni. «La corsa più bella della vita»

«Ancora non ci credo. È stata una sensazione indescrivibile. Veder nascere quel bimbo praticamente dentro al mio taxi è stato qualcosa di unico». La voce di Massimo Manni, tassista romano di 60 anni, è rotta dall’emozione. In 31 anni di lavoro ne ha viste «di tutti i colori», ma mai gli era capitato di aiutare una donna a partorire.

Quella di ieri mattina è stata «la corsa più bella della mia vita», dice commosso ripensando a quella mamma e a quel bimbo che è nato davanti ai suoi occhi. A terra, a fianco alla sua auto.

LA CHIAMATA

Sono passate da poco le 5.30, il cielo è ancora scuro anche per via del maltempo. Massimo è in turno, in attesa di clienti, quando riceve una chiamata dal 3570. C’è una coppia da prendere a Grottarossa. «Stavo per arrivare al civico che mi era stato indicato, da lontano intravedevo un uomo in piedi che sbracciava e una donna seduta a terra che si lamentava per i dolori. Era piegata in due e diceva qualcosa che non capivo perché non parlava italiano», racconta Manni. Sceso dal taxi si rende conto che la donna è incinta e che ha già rotto le acque. «Non c’era tempo da perdere. Dovevo immediatamente portarla in ospedale altrimenti il bimbo sarebbe nato lì, davanti l’ingresso di casa della coppia, una giovane coppia di stranieri».

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Manni, che per dieci anni ha fatto il portantino in ospedale, capisce subito la gravità della cosa e prende in mano la situazione cercando di calmare i futuri genitori. «Lei era dolorante, lui molto agitato. Ho preso un telo che avevo in auto, l’ho messo sui sedili posteriori e li ho fatti salire». Caricati i clienti, la corsa in ospedale. «Dopo poche centinaia di metri la donna ha iniziato a dire che sentiva il figlio che stava per uscire. Le ripetevo di non agitarsi e di resistere perché in pochi minuti saremmo arrivati». E così è stato. Manni aziona le quattro frecce e inizia a suonare all’impazzata arrivando in meno di cinque minuti a Villa San Pietro. «Sono entrato con il taxi nella zona del pronto soccorso e - racconta ancora - ho iniziato a suonare il clacson per avvisare i medici. Poi sono sceso dall’auto per aiutare la signora a uscire, ma quando ho aperto lo sportello la testa del bimbo era praticamente già fuori».In pochi secondi arrivano due infermiere. «Tutti insieme abbiamo fatto scendere dall’auto la futura mamma, ma non c’era più tempo. Non c’era modo di farla arrivare in sala parto. Così l’abbiamo distesa a terra, davanti alla mia auto, e in un minuto il bimbo è nato» tra la gioia e lo stupore di tutti i presenti. Appena hanno visto il figlio, i neo genitori hanno cambiato espressione. Gli occhi che prima erano carichi di paura, poi sono diventati pieni di gioia.

L’EMOZIONE

«Mentre le infermiere facevano salire madre e piccolo sulla barella, Masur, il neo papà, mi ha abbracciato fortissimo. E tra le lacrime mi ha ringraziato un’infinità di volte. Era la settimo cielo. Non faceva altro che ribadire che senza di me non ce l’avrebbero mai fatta». Salutati i neo genitori, Manni sale sul suo taxi e va via. Pronto per accogliere nuovi clienti. «Guidavo e tremavo ancora dall’emozione e anche un po’ dalla preoccupazione. È stata una corsa assurda, ho cercato di fare il più in fretta possibile senza mettere a rischio la nostra incolumità. Poteva succedere qualsiasi cosa, ma per fortuna è andato tutto bene». Una storia a lieto fine dove «per una volta non si parla male dei tassisti». «Siamo una categoria spesso bistrattata eppure - commenta - questo episodio conferma il ruolo sociale che, con le nostre auto, spesso abbiamo», conclude Manni. Il piccolo ancora non ha un nome, ma la coppia non esclude che potrà chiamarsi Massimo, proprio come l’uomo che l’ha aiutato a venire al mondo.

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA