Rosalynn Carter, morta l'ex first lady americana: la chiamavano la «co-presidente». Da tempo era malata

Il decesso nella casa in cui viveva con il marito, il 99enne Jimmy Carter al quale è stata sposata per 77 anni

Domenica 19 Novembre 2023
Rosalynn Carter, morta l'ex first lady americana

Rosalynn Carter è morta. L'ex First Lady, rinomata per la sua schiettezza, il suo attivismo politico e devota alle cause umanitarie internazionali, è deceduta a Plains, in Georgia, nella casa in cui viveva con il marito, il 99enne Jimmy Carter al quale è stata sposata per 77 anni.

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Rosalynn Carter, l'ex first lady americana 

Solo pochi giorni fa il Carter Center aveva annunciato che Rosalynn aveva iniziato cure palliative dopo anni di demenza e un periodo prolungato di deterioramento della sua salute.

Con il suo decesso il marito resta a combattere da solo: anche l'ex presidente da mesi è sottoposto a cure palliative. «Rosalynn è stata mia partner in qualsiasi cosa ho fatto. È stata la mia guida e il mio incoraggiamento quando ne ho avuto bisogno. Fino a quando è stata al mondo, sapevo che c'era qualcuno che mi amava e mi sosteneva», ha detto l'ex presidente che, quando era ancora alla Casa Bianca, definì Rosalynn la sua «migliore amica, la mia perfetta estensione, probabilmente la persona più influente nella mia vita».

CHI ERA

Rosalynn rivoluzionò il ruolo della First Lady nei suoi quattro anni alla Casa Bianca fra il 1977 e il 1981. A differenza di chi l'aveva preceduta, infatti, Rosalynn partecipava alle riunioni di gabinetto del marito e si esprimeva su temi controversi. La sua influenza era talmente forte che alcuni alla Casa Bianca la chiamavano la "co-presidente": «Sono più politica di mio marito», ripeteva spesso. Il suo viaggio in America Latina solo quattro mesi dopo l'elezione del marito salì alle cronache: sette Paesi in 13 giorni per spiegare la politica estera americana con particolare attenzione ai diritti umani ma anche al traffico di droga. La sua volontà di ferro contrastava con il suo essere timida e con il suo accento del sud, in un mix che spinse i reporter dell'epoca a chiamarla «Steel Magnolia».

Rosalynn Carter sposò alla Casa Bianca la causa della salute mentale e i problemi degli anziani e quando i media non coprivano i suoi sforzi e le sue iniziative li criticava dicendo che volevano occuparsi solo di temi «sexy». Dopo la sconfitta di Carter nel 1980, e il conseguente passaggio del potere a Ronald Reagan, Rosalynn tornò senza grande entusiasmo a Plains, la piccola città dove la coppia era nata, sposata e aveva trascorso la maggior parte della sua vita. L'addio a Washington comunque non le impedì di continuare a battersi per le sue cause: con il marito fondò il Carter Center e scrisse «Helping Yourself Help Others» sulle difficoltà di prendersi cura degli anziani o di parenti in crisi.

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