Danni per 50 milioni solo a Dolo: venerdì il tavolo d’emergenza sul maltempo di questi giorni

Mercoledì 26 Luglio 2023 di Lino Perini
ALBERI SECOLARI Villa Concina a Dolo, con il parco pesantemente devastato dal maltempo di questi giorni

DOLO (VENEZIA) - Servono almeno 50 milioni di contributi per i danni che ha sofferto Dolo. Entro il 3 agosto, dunque, il Comune dovrà inviare alla Protezione civile regionale la stima presuntiva dei danni che gli ultimi devastanti eventi meteorologici hanno determinato nel territorio dolese. Una sequela di eventi che ha avuto il via in modo devastante una settimana fa, ma che ha avuto una scia di ulteriori manifestazioni che sembrano non dare tregua: ieri a mezzanotte un’altra abbondante gradinata, alle 6.30 del mattino ancora vento forte e grandine, stavolta meno impattante, che oltretutto non lasciano il tempo di sistemare le situazioni più critiche, in alcuni casi di vera e propria emergenza nel caso di infiltrazioni di acqua piovana dai tetti.

IL VERTICE

È quanto emerso nell’incontro di lunedì che ha visto convocati gli amministratori comunali di tutti i territori coinvolti. Una stima che appare complessa visto che ad essere danneggiati sono stati soprattutto i privati. «Il comune di Dolo è stato colpito in maniera così estesa che praticamente la quasi totalità della popolazione ha subito danni - osserva il vicesindaco Matteo Bellomo - Per questo è importante che il Governo si renda conto che non è stata una semplice grandinata e che vi è la necessità di garantire a tutti il ristoro dei danni subiti: per questo abbiamo convocato per venerdì alle 16 un tavolo di lavoro in municipio a Dolo coinvolgendo e convocando, oltre agli amministratori locali, anche i consiglieri regionali e i parlamentari che risiedono in zona per un impegno trasversale sulle problematiche legate al rimborso dei danni».

LA STIMA

Si può fare già una prima stima di quanto ammontano i danni a Dolo? «È una stima e come tale molto parziale anche perché il maggior danno è quello subìto dai privati, penso che quello del Comune sia un quarto di quello totale: a un primissimo conteggio ritengo siamo intorno ai 50 milioni di danni. A tal proposito faccio un appello ai cittadini ricordando di fotografare sempre i danni subiti e nel documento di pagamento delle riparazioni far inserire sempre la dicitura che si tratta dei danni dovuti ad eventi meteorologici.

Per adesso, comunque, non devono inviare la documentazione al comune ma conservarla».

Quali possono essere le prospettive dopo questa fase e, soprattutto dopo il 3 agosto? «Che il dossier della Protezione civile regionale venga inviato al competente Ministero perché lo sottoponga all’attenzione del Governo e che questi faccia partire l’iter per la definizione dell’ammontare dei ristori per definirne i criteri di finanziamento - risponde Bellomo - Questa è l’ipotesi sui cui puntiamo, ma potrebbero anche essercene altre due. Una negativa, cioè che il Governo non ritenga di dare seguito alla richiesta, oppure che ritenga che ogni ente locale venga autorizzato a sostenere gli interventi utilizzando fondi propri, Patto di stabilità o altro. In questo caso, però con risorse assolutamente insufficienti. A Dolo, che dispone di un avanzo di amministrazione di circa 4 milioni, non si coprirebbero che in minima parte i danni al patrimonio pubblico. Ma non è quello che riteniamo sia giusto e che auspichiamo, perché l’obiettivo è che siano i privati ad essere rimborsati dei danni che hanno subìto. Dopo il tornado del 2015 e la crisi derivata dal Covid, stiamo parlando di persone ormai allo stremo».

Restando alle strutture pubbliche, quali interventi si renderanno necessarie? «Piove dentro le case popolari di via Dauli, nella piscina comunale, nella palestra di Sambruson, negli spogliatoi dei campi sportivi di Arino e Sambruson. Non parliamo dei danni al patrimonio arboreo, all’illuminazione, ai semafori - risponde Bellomo - Ma non solo, perché anche edifici privati ma di utilizzo pubblico come l’asilo parrocchiale o il cinema Italia, che aveva quasi completato i lavori di ristrutturazione, ha visto danneggiati tantissimi pannelli solari: interventi che saranno a carico del Comune. Ma prima di pensare a risolvere questi problemi è prioritario che siano ristorati i privati. È questo il primo vero obiettivo».

Ultimo aggiornamento: 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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