Dal corteo petardi e fumogeni davanti alle forze dell'ordine: «Ci vietano l'ingresso alla cerimonia»

Giovedì 25 Aprile 2024
Dal corteo petardi e fumogeni davanti alle forze dell'ordine: «Ci vietano l'ingresso alla cerimonia»

TRIESTE - Petardi e fumogeni alla Risiera di San Sabba a Trieste, dove si è svolta la cerimonia per l'anniversario della Liberazione.

Il corteo antifascista, partito questa mattina dal quartiere di San Giacomo, ha raggiunto la Risiera. Davanti alle forze dell'ordine in tenuta antisommossa i manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni, in segno di protesta. «Ci vietano di entrare per portare la voce dell'antifascismo» hanno detto al megafono. Slogan e cartelli sono esposti contro il fascismo e contro le stesse forze dell'ordine. Il corteo, a cui partecipano anche bambini, è stato fermato a una cinquantina di metri dall' ingresso alla Risiera. «Siamo tutti antifascisti»: è il coro che continua a risuonare fuori dal monumento nazionale. 

La cerimonia

Con la deposizione di una corona d'alloro da parte del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, del prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, e del sindaco, Roberto Dipiazza, è iniziata alla Risiera di San Sabba, unico esempio di lager nazista in Italia, la cerimonia solenne per il 79esimo anniversario della Liberazione. Alla presenza di autorità civili, militari e religiose, sono poi state deposte altre corone da parte di gruppi e associazioni. Sono presenti anche i sindacati e l'Anpi.

Bandiera della pace

Tra il pubblico sventolano alcune bandiere, tra cui quella della pace e quella della Fiom. «È importante che la liberazione sia una festa unitaria, perché la libertà conquistata è un bene di tutti, senza esclusioni», ha detto Dipiazza. «La resistenza è stata l'azione di forze diverse, non solo di una parte, unite in uno slancio di libertà, nella voglia di ripartire verso un futuro più felice e più giusto per tutti». Oggi, ha concluso, «nel mondo è il tempo di un nuovo impegno da parte dei popoli e dei governi per tornare a parlarsi con il linguaggio della pace. Viva la libertà, viva la Costituzione, viva la Repubblica italiana». Al termine dal pubblico una voce ha aggiunto 'Viva l'antifascismo' . È seguito un lungo applauso e sono stati intonati cori 'Ora e sempre resistenza'.

Ultimo aggiornamento: 13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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