Rovigo. Rotonda Don Milani, la variante si fa: pronto l’atto urbanistico per mandare avanti il progetto e procedere con l’appalto

Martedì 9 Gennaio 2024 di Elisa Barion
incrocio con via martiri di belfiore

ROVIGO - Passaggio in consiglio comunale per la rotatoria all’incrocio tra le vie Don Milani e Martiri di Belfiore. Entro la fine di gennaio, l’aula di Palazzo Nodari si riunirà per discutere e votare il progetto dell’opera che andrà a risolvere uno dei punti neri della viabilità comunale. Si tratta, come detto, dell’incrocio alle porte della città che segna il punto di confine tra il capoluogo e la frazione di Sant’Apollinare, in un tratto che è stato spesso teatro di incidenti stradali, alcuni anche gravi. L’approdo in consiglio comunale del progetto, che deve avvenire entro gennaio, è un passaggio fondamentale per il futuro dell’infrastruttura, come spiega il sindaco Edoardo Gaffeo: «Il prossimo 29 gennaio scade la Conferenza dei servizi che ha valutato l’opera».

E dunque c’è l’urgenza che l’aula deliberi poiché per la rotatoria è stato realizzato un progetto in variante urbanistica. Variante che cambierà la destinazione d’uso di alcuni terreni per i quali prenderà il via una procedura di esproprio necessaria. E sulle varianti urbanistiche è il consiglio comunale l’organo amministrativo deputato a prendere delle decisioni.

L’ITER

Per arrivare all’avvio della Conferenza dei servizi, il progetto di fattibilità tecnico-economica approvato dalla giunta il 13 dicembre 2022, è stato successivamente integrato con il rilievo e la restituzione grafica dell’area coinvolta, le indagini sui pacchetti stradali esistenti, Cbr, ossia l’indice che valuta la capacità portante di un terreno al suo valore di umidità ottimale, prove su piastra nell’area interessata dai lavori, indagini geologiche e prova sismica, indagini georadar e magnetometrica per ricerca ordigni bellici. Alla fine la Conferenza dei servizi si è conclusa lo scorso 17 dicembre con un ritardo di circa una decina di giorni rispetto al previsto.

Questo perché all’avvio della consultazione dei 14 enti chiamati a pronunciarsi, ovvero l’Urbanistica del Comune, Servizio viabilità e manutenzione strade della Provincia, Consorzio di bonifica, Acquevenete, Ap Reti Gas Rovigo, As2 servizio progettazione sit, E-distribuzione, Tim, Polesine Tlc, Vodafone Omnitel, Wind 3, Fastweb, Open Fiber e Centro Snam Rete Gas, due hanno richiesto dei chiarimenti: uno era Centro Snam Rete Gas, l’altro il settore Urbanistica di Palazzo Nodari. Il che ha creato più di qualche perplessità, dato che il proponente del progetto è il Settore Lavori pubblici che ha convocato la Conferenza. E in effetti, tra i due settori dell’amministrazione si è verificato una sorta di inciampo, definito dall’assessore Giuseppe Favaretto come «una mancata comunicazione» tra uffici, certamente evitabile ma che comunque è stato superato in fretta. E adesso il progetto è pronto per l’ultimo passaggio dell’iter amministrativo che nel caso di approvazione da parte dell’aula, porterà all’avvio della gara d’appalto. Il costo dell’opera è di 1.023.000 euro.

IL PIANO

Il progetto definitivo, rispetto a quanto previsto nel progetto di fattibilità tecnico economica approvato a fine 2022, prevede una proposta di rotatoria di forma non convenzionale, “a clessidra”, per superare alcune interferenze con sottoservizi e con le proprietà private interessate. In sostanza, come ha spiegato Favaretto, invece di una sola grande rotatoria, ne sono state progettate due con un raggio di curvatura inferiore: invece di una da 50 metri, ne saranno realizzate due di 40 metri, disassate tra loro. Questo per limitare l’impatto dell’infrastruttura complessiva sulle proprietà private e in particolare sui sottoservizi, ottenendo tra l’altro un risparmio di spesa.

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