Rovigo. Pronti i lavori per togliere il semaforo dell'incrocio di via della Pace e fare la nuova rotatoria ma i tempi saranno lunghi

Giovedì 24 Agosto 2023 di Elisa Barion
L'incrocio a cinque strade con al centro viale della Pace: diventerà una rotatoria per snellire il traffico a causa dei tempi lunghi dei semafori

ROVIGO - Lo spegnimento dell’impianto semaforico che regola l’incrocio tra via Gramsci e viale della Pace avverrà dopo una serie di interventi di sistemazione della zona. Il tutto in attesa della grande rotatoria che prenderà il posto dell’interminabile semaforo. Prevedere i tempi di quella che per il traffico rodigino, si prospetta come una vera e propria svolta, però, non è al momento possibile. Certo è che stando alle parole dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto, non avverrà di certo in tempi stretti. E se l’amministrazione punta a realizzare la nuova maxi rotatoria, il cui iter progettuale è già iniziato da tempo, entro la fine del 2024, lo spegnimento del semaforo in via sperimentale arriverà tra solo dopo una serie di lavori del tutto necessari. Anche il sindaco Edoardo Gaffeo, sull’opera in programma, ha fornito qualche dettaglio per far sapere ai rodigini come arriverà la tanto attesa svolta: «I problemi occorre risolverli. Quando se ne ha la possibilità concreta, non a parole solo quando se ne stanno già facendo carico altri. Abbiamo stanziato i fondi e predisposto la progettazione di un sistema di gestione del traffico nella zona nota come “da Ponta”, in grado di risolvere i problemi di traffico che chiunque viva e frequenti Rovigo conosce fin troppo bene. Partiremo a breve con una installazione rimovibile, come già fatto in passato in altre aree cittadine, ad esempio in corrispondenza dell’incrocio “da Romano”, e contemporaneo oscuramento dei semafori, in modo da verificare sul campo l’efficacia della soluzione. Per poi rendere permanente l’opera. Ci facciamo carico del problema, studiamo la soluzione, progettiamo, troviamo i fondi, procediamo. Noi siamo abituati a fare così».

LAVORI PREPARATORI
Dal canto suo, l’assessore Favaretto spiega quali sono gli interventi che anticiperanno la posa dei jersey e lo spegnimento del semaforo in via sperimentale, in attesa della realizzazione dell’opera. «Lo spegnimento dei semafori - afferma - non è una cosa così immediata. Prima è necessario modificare l’attuale assetto viario spostando cordonate, raccordare le pavimentazioni in asfalto, modificare l’impianto di pubblica illuminazione, effettuare lo spostamento di sottoservizi esistenti. Tutte lavorazioni utili anche per l’assetto definitivo. Tutte queste lavorazioni sono in fase di quantificazione e saranno spesate con la somma destinata dall’avanzo, quindi affidate a una ditta. I tempi, non immediati, potranno essere stimati con buona approssimazione una volta fatte le relative verifiche tecniche. Il progettista è già all’opera e stiamo attendendo i risultati dei suoi approfondimenti che dovrebbero arrivare al termine del periodo feriale». A questo punto la domanda sorge spontanea: se lo spegnimento dell’impianto semaforico avverrà in via sperimentale, cosa accadrà se la sperimentazione non dovesse funzionare con tutte quelle opere fatte? Si rimetterà in funzione il semaforo e si dirà addio al progetto della rotonda? Secondo l’assessore Favaretto, la città non corre questo rischio: «Il progetto di fattibilità tecnico-economica ha già stabilito che la rotatoria in progetto funziona. La fase sperimentale servirà solo per anticipare lo spegnimento dei semafori». Di sostituire l’impianto semaforico all’incrocio tra viale della Pace e via Gramsci si parla da anni, ma fino a oggi l’ipotesi si era arenata di fronte a studi che avevano detto che non c’erano gli spazi per farla, a causa della complicata dalla particolare forma dell’intersezione a cinque strade. La forma della rotatoria proposta ricorda quella di un fagiolo: il raccordo è determinato da tre circonferenze parzialmente deformate e sovrapposte tra loro con al centro una lunga e stretta aiuola spartitraffico. E aiuole spartitraffico sono previste anche nei punti di immissione di viale della Pace, via Gramsci e largo Luccotti Fabbron. Il costo dell’opera si aggira intorno ai 600mila euro che il consiglio comunale ha stanziato durante l’ultima seduta in aula, nella discussione sulla destinazione dell’avanzo libero 2022, grazie a un emendamento alla manovra di bilancio presentato dal consigliere Pd Giovanni Salvaggio insieme ai capigruppo Elena Biasin della lista Gaffeo e Matteo Masin del Forum dei cittadini.

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