Gite scolastiche, oggi un lusso per pochi. «Quasi 1500 euro in due anni per i viaggi»

Dai trasporti agli alberghi per i ragazzi. I costi sono schizzati alle stelle ovunque

Giovedì 8 Febbraio 2024 di Marco Agrusti
Gite scolastiche, oggi un lusso per pochi. «Quasi 1500 euro in due anni per i viaggi»

PORDENONE/UDINE - Poco meno di 1.500 euro in due anni. Più di 700 euro in dodici mesi. Anche consentire al proprio figlio di godere di uno dei momenti indimenticabili della carriera scolastica come il viaggio d’istruzione è diventato praticamente un lusso. E non tutte le famiglie possono più permettersi di spendere una cifra simile, visti i rincari che stanno colpendo praticamente ogni settore del resto della vita quotidiana.

Qualche scuola, per aiutare ragazzi e genitori, ha imposto un tetto massimo alla spesa unitaria per le gite. Ma i costi sono comunque da capogiro. E la storia in questo caso arriva direttamente dal cuore di Pordenone. 


LO SFOGO
A raccontare quanto successo in famiglia negli ultimi 24 mesi è la mamma di un allievo delle scuole superiori della città. «Devo tristemente confermare che anche le scuole pubbliche del Friuli Venezia Giulia non sono esenti dal fenomeno dei rincari sui viaggi di istruzione. In quanto mamma di uno studente delle superiori, ho vissuto la medesima esperienza con due licei della provincia di Pordenone, che hanno organizzato un breve viaggio all’estero, al costo rispettivamente di 640 (Malta) e 720 euro (Spagna). Come famiglia abbiamo dovuto sborsare 1.360 euro in due anni e se consideriamo eventuali viaggi fino alla quinta classe e il trend dei costi, in nostro esborso raddoppierà come minimo. Non entro nel merito del valore commerciale di questi viaggi (la scuola si affida ad agenzie che vendono questi pacchetti preconfezionati) - prosegue lo sfogo - resta il fatto che sono cifre elevate per una famiglia media, che si trova davanti alla scelta di o rinunciare (privando il figlio di un importante evento formativo) o fare sacrifici per pagare il viaggio (sacrifici che poi si ripercuotono anche sugli altri membri della famiglia)». 


LA PROPOSTA
I viaggi studio sono un evento scolastico formativo e l’istruzione è un diritto di tutti, non solo di chi se lo può permettere; per questo mi è difficile accettare che sia proprio la scuola (pubblica, per giunta) a spingere verso questo divario classista. A mio avviso, la scuola non dovrebbe nemmeno mettere a programma certi eventi costosi, ma optare solo per quelli alla portata delle famiglie, fissando un tetto di costo massimo consentito. Oltre una certa cifra, l’evento non viene autorizzato. L’ideale sarebbe che la scuola istituisse a prescindere un fondo (usando ad esempio le erogazioni liberali pagate dalle famiglie), per venire incontro agli studenti meno abbienti, assegnando un contributo parametrato in base ad oggettivi dati come l’Isee».


IL QUADRO
Andare in una città d’arte con la scuola non costa praticamente mai meno di 300 euro. Lo stanno sperimentando tutti gli istituti, dal Kennedy al Grigoletti a Pordenone, dal Malignani al Copernico a Udine. Le mete più gettonate sono Firenze, Roma, Milano, ma anche Torino e Genova. Se invece si sceglie l’estero i prezzi per persona salgono anche al di sopra dei 400 euro, per toccare e superare i 500 euro in alcuni casi. Si tratta di costi superiori anche del 30 per cento rispetto a quelli che si pagavano prima della pandemia, quando le gite costavano 200, 250, massimo 300 euro se si parlava di viaggi all’estero. Quasi tutte le scuole friulane, invece, quest’anno hanno dovuto rinunciare ad esempio al viaggio di una settimana. Impossibile in quel caso garantire la presenza di un buon numero di alunni. Cosa costa di più? Cosa causa l’aumento dei prezzi delle gite scolastiche nella nostra regione? I motivi alla base del fenomeno sono diversi. Ad incidere di più, però, è il settore dei trasporti. E in Friuli Venezia Giulia in questo senso si è già in una condizione di sofferenza. Soprattutto se si parla del trasporto su gomma, che resta ancora la prima opzione per qualsiasi viaggio di istruzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci