Fuga dal posto fisso, in Fvg crescono le dimissioni volontarie. Calano le assunzioni nelle industrie

Gli addii volontari crescono di tre punti. Le cessazioni riguardano 16mila persone

Martedì 12 Marzo 2024 di Antonella Lanfrit
Fuga dal posto fisso, in Fvg crescono le dimissioni volontarie. Calano le assunzioni nelle industrie

PORDENONE/UDINE - Mercato del lavoro piuttosto mobile, quello del Friuli Venezia Giulia: se, infatti, le assunzioni a gennaio 2024 sono state 33mila, pari a un +14,1% rispetto allo stesso mese 2023, è anche vero che nello stesso periodo si sono avute 16.377 cessazioni (+8,1%) sull'anno precedente, con un aumento di quelle legate a contratti a tempo indeterminato, pari a un +6,4%, e delle dimissioni volontarie, che a gennaio sono tornate a correre (+3,4%) rispetto a gennaio 2023. È un aspetto dell'occupazione in Friuli Venezia Giulia che si evince dalla lettura dei dati forniti ieri dall'Osservatorio regionale del lavoro, guidato da Carlos Corvino, che ha analizzato l'andamento dell'occupazione nel mese di gennaio in rapporto con gli anni precedenti.


IL FENOMENO
Per le cessazioni, sulle 16.377 complessive sono state 2.943 quelle da tempo indeterminato: più della metà, cioè 1.940, si riferiscono a dimissioni volontarie, dettaglia il responsabile dell'Osservatorio, Corvino; altre 319 cessazioni da tempo indeterminato sono state generate da licenziamento per giustificato motivo oggettivo, 143 da pensionamento e 95 da licenziamento per giusta causa.

Il resto delle cessazioni (6.605) riguardano contratti a tempo determinato. Tirando le somme del mese le assunzioni e le trasformazioni hanno, comunque, superato le cessazioni per un saldo complessivo positivo di 18.850 unità, oltre 2mila in più rispetto a gennaio 2023 e quasi 4mila in più rispetto a gennaio 2019. Ma che tipo di lavoro è quello che si trova in regione? «Il saldo del lavoro stabile, che è dato dalle assunzioni a tempo indeterminato e dalle trasformazioni al netto delle cessazioni, è inferiore di circa 500 unità rispetto a gennaio 2023 e quasi la metà del 2019: cioè 2.176 posizioni stabili rispetto a 4.111», specifica l'Osservatorio. In sostanza, il lavoro a tempo indeterminato (quasi 3mila assunzioni) è in flessione a livello tendenziale (-3,7%), confermando l'andamento del 2023, con un -8,7% rispetto al 2022. Un calo che può essere connesso alla frenata del manifatturiero (-10,2%), dove si concentra una alta percentuale di lavoro stabile.


MODELLO IBRIDO
Di contro, crescono le assunzioni in apprendistato (+4,4%) e quelle a tempo determinato (+4,6%), con il lavoro dipendente che aumenta dell'1,4 per cento. A livello tendenziale c'è, inoltre, «una robusta crescita del lavoro parasubordinato, che arriva a 9.163 unità», puntualizza Corvino. In questa area della "parasubordinazione", sono compresi «le collaborazioni occasionali, circa 817 a gennaio aggiunge il Corvino -, i contratti di agenzia e gli autonomi dello spettacolo, che da soli rappresentano 8.266 unità». Afferiscono ai contratti parasubordinati anche quelli che si attivano nell'istruzione per le Mad, le Messe a disposizione, utilizzate per le supplenze quando sono esaurite le graduatorie. «Nel 2023 ne abbiamo contate 3.160», aggiorna Corvino. A gennaio è cresciuto anche il lavoro intermittente (+13,8%), quello cioè a chiamata, e la crescita si riferisce ai contratti stipulati, quelli che l'Osservatorio riesce a monitorare, non alle chiamate. Le 33mila assunzioni si sono divise tra il settore degli alberghi e ristoranti (+22,3%), quello delle costruzioni (+12%), l'istruzione (+13,9%) e nel terziario, che con un aumento del 23,7% ha occupato più della metà del totale dei nuovi occupati, cioè 18.450 unità. Quanto al calo delle assunzioni nell'industria, secondo Corvino «è possibile che nella maggioranza delle imprese non esplicitamente in crisi ci sia il fenomeno del mantenimento degli organici dopo un periodo di forte crescita nel biennio 2021-2022. Una ragione in più per intervenire con opportuni incentivi per le stabilizzazioni e le assunzioni a tempo indeterminato».

Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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