Inizio anno con l'angoscia, un lavoratore su quattro teme per il suo posto a causa della tecnologia

Mercoledì 3 Gennaio 2024 di Antonella Lanfrit
Lavoro in fabbrica

Più di un lavoratore su quattro, in Friuli Venezia Giulia, è preoccupato per le sorti del proprio posto di lavoro.

A metterlo in allerta il rallentamento dell’economia, con conseguenti crisi aziendali e licenziamenti, e l’utilizzo sempre più massiccio e pervasivo dell’intelligenza artificiale. Il timore lo ha rilevato un’indagine dell’Adp Research Institute, esplorando gli atteggiamenti dei dipendenti nei confronti del mondo del lavoro attuale e ciò che si aspettano e sperano dal posto di lavoro in futuro. La ricerca, intitolata “People at work 2023”, ha interrogato 32mila lavoratori in 17 Paesi, di cui 2mila in Italia. La preoccupazione per il futuro, se in Friuli Venezia Giulia riguarda il 28% dei lavoratori, in Italia arriva addirittura al 34 per cento. Coloro che vedono nubi all’orizzonte sono più uomini che donne e costituiscono il cuore dell’età lavorativa, cioè nella fascia 35-44 anni, preoccupati nel 37% dei casi. Seguono i più giovani (36%), con un’età tra i 18 e i 24 anni, e poi quelli tra i 45 e i 54 anni. I più sicuri, o meno incerti, sono i lavoratori over 55, un buon numero dei quali vaglia la pensione anticipata. Più in generale il 56,3% degli occupati del Friuli Venezia Giulia ritiene che nessuna professione sarà immune dall’attuale incertezza economica e il 6% è convinto che l’uso dell’intelligenza artificiale diventerà la norma nel proprio settore nei prossimi 5 anni, con una conseguente riduzione delle attività manuali. Di fronte a uno scenario caratterizzato da così importanti mutamenti ed elementi di incertezza, il rapporto di Adp mette in evidenza il fatto che i lavoratori, seppur preoccupati, non stanno fermi ad attendere gli eventi.


LA CACCIA ALLE ALTERNATIVE


Cercano vie alternative alla propria situazione attuale, provano a giocare la carta del lavoro indipendente, se hanno maturato sufficienti anni di contributi puntano anche a uscire anticipatamente dal mondo produttivo per dedicarsi ad altro. Complessivamente, circa il 26% dei lavoratori consultati ha idee alternative rispetto alla propria situazione attuale: in Friuli Venezia Giulia il 9,4% ha preso in considerazione di cambiare settore di occupazione negli ultimi 12 mesi; il 9,38% ha pensato di avviare un’attività in proprio; il 6,2% degli over 55 ha messo in conto di chiedere la pensione anticipata.
Gli analisti di Adp, nel leggere i risultati del rapporto, non si limitano a registrare lo stato dell’arte e si rivolgono alle aziende, per un rasserenamento degli animi che potrebbe giovare all’interno sistema produttivo. «Le aziende dovrebbero fare di più per rassicurare i propri dipendenti, – afferma Marcela Uribe, general manager Adp Soutthern Europe - mostrando loro che gli sforzi sono riconosciuti e che le prospettive di carriera sono effettive. Non è necessariamente vero che i tagli ai posti di lavoro in un’azienda significhino che altri seguiranno l’esempio o che l’automazione, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico siano cose di cui aver paura. Potrebbero, infatti, rendere il lavoro più facile o più soddisfacente in futuro. Vale la pena che – suggerisce - i datori di lavoro parlino con i lavoratori ora, per affrontare le idee sbagliate e fugare preoccupazioni inutili».


DENTRO LE IMPRESE


Le aziende, tra l’altro, sono alle prese anche con la difficoltà a trovare i profili che cercano e con l’esodo volontario. In Friuli Venezia Giulia, solo quest’anno, tra gennaio e settembre, si sono registrate quasi 21mila dimissioni volontarie, che si aggiungono alle 28mila dell’anno scorso e alle oltre 25mila dell’anno precedente, come ha ricostruito l’Ires Fvg. «Facendo sentire il personale più a suo agio e al sicuro, sottolineando quali prospettive di formazione e avanzamento di carriera potrebbero essere offerte, i dipendenti si sentiranno maggiormente in grado di concentrarsi sul fare un buon lavoro, senza preoccuparsi del futuro», conclude la manager.

Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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