Padova. Ragazzina pestata dalle compagne della scuola media: schiaffi, pugni e calci in mezzo alla strada. Lei è terrorizzata e loro saltellano e ridono - Video

Brutale aggressione a Padova: la vittima appare completamente sconvolta e piange. Il filmato è stato condiviso sulla chat delle mamme dell'istituto da un genitore. Le tre bulle sono state segnalate alla Procura dei Minori

Giovedì 25 Gennaio 2024 di Redazione Web
Padova. Violenza inaudita fra ragazzine delle scuole medie: schiaffi, pugni e calci a una compagna in mezzo alla strada

PADOVA - Violenza senza limiti e fra ragazzine delle scuole medie: in due, contro una giovanissima terrorizzata. La riempiono di schiaffi, pugni, calci, e tutto in mezzo alla strada per una frase detta, per parole ritenute "sbagliate" che hanno scatenato una reazione furiosa. E' accaduto tra le 14.30 e le 15 di ieri, 24 gennaio, a Padova, poco lontano da una scuola media all'interno del territorio comunale.

La vittima è stata portata dai genitori in Pronto Soccorso.

Il video di questa brutale aggressione è rimbalzato sulle chat delle mamme della classe e ha giustamente sollevato preoccupazione e rabbia. Una delle ragazzine alle quali è arrivato il filmato sul cellulare ha mostrato al genitore quelle immagini e la madre ha deciso di divulgarlo proprio sulla chat di scuola, per mostrare a tutti cosa stesse accadendo. Il filmato è già stato inviato a preside e questura. L'account delle baby bulle è stato cancellato. In giornata la polizia ha individuato la vittima e le altre tre ragazzine: queste ultime sono state segnalate alla Procura dei Minori per lesioni aggravate e diffusione di immagini violente. Nel frattempo il padre della vittima ha sporto denuncia alla stazione carabinieri di Padova principale. L'ipotesi è che l'aggressione sia riconducibile a una questione di gelosia.

Pestaggio choc: baby bulle in azione

Protagoniste tre ragazze, più quella che filma tutto. Si vedono due bullette in tuta, una accusa la vittima di aver detto qualcosa, qualcosa che non le sta bene, la colpisce con uno schiaffo, poi interviene "il suo braccio destro", un'altra ragazzina molto brutale, che colpisce ripetutamente la vittima, lanciando anche un calcio mentre è accovacciata sul marciapiede. La prima saltella, ride, è evidente che si diverte, che questa aggressione, così incredibile, considerando che si tratta di ragazze molto giovani, ma evidentemente incapaci pesare quello ceh stanno facendo, di capire che si tratta di un'azione gravissima, oppure così spavalde da decidere di ignorare questo aspetto, di passarci sopra, di considerarsi intoccabili. La picchiatrice sembra quasi non riuscire a controllarsi, tant'è che la prima si preoccupa, del resto sono in mezzo alla strada sotto gli occhi di chiunque passi, e la intima di smettere, poi si rivolge alla vittima dicendole di alzarsi.

Violenza tra giovanissimi, cosa sta succedendo?

E in effetti qualcuno le nota: una signora interviene, domanda allarmata cosa stiano facendo e perché e poi chiede alla vittima se ha bisogno di aiuto, se vuole che la passante chiami la polizia. Ma lei ha troppa paura, paura di due coetanee che avranno al massimo 14 anni, due ragazzine che non dovrebbero fare paura a nessuno. E invece a lei ne fanno, e tanta anche. Risponde di no alla passante, va tutto bene, e così non si salva, resta nelle mani delle sue tormentatrici. Cosa sia accaduto dopo non si sa, il filmato si ferma, da quanto andassero avanti le vessazioni neppure, resta un fatto gravissimo, inaudito, e purtroppo neppure il primo in città e in generale a Nordest, dove i giovani sembrano continuare a mostrare comportamenti sempre più violenti: le aggressioni a chi li rimprovera per comportamenti sbagliati, lo scagliarsi senza freni contro gli autisti o i controllori dei bus, i regolamenti di conti e le risse fra bande di pre adolescenti, e ancora, le bande di baby bulle come quelle del Duomo proprio nella città del Santo, ne sono una tremenda dimostrazione. I carabinieri hanno contattato i presidi delle scuole frequentate dalle ragazzine per organizzare incontri di sensibilizzazione.

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Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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