Clima infuocato a Malmö alla vigilia della finalissima di Eurovision 2024. Le proteste per la partecipazione di Israele al contest canoro europeo adesso coinvolgono anche i cantanti in gara, che hanno cominciato ad esprimere in maniera (più o meno) evidente il proprio dissenso. Le prime avvisaglie si sono avute ieri sera in conferenza stampa, durante un intervento dell'israeliana Eden Golan: la greca Marina Satti ha finto di addormentarsi, mentre l'olandese Joost Klein si è coperto il volto.
Eurovision, l'olandese Klein salta la prova generale
Quest'ultimo, poi, si è reso protagonista di un altro caso piuttosto controverso.
L'organizzatore dell'evento, l'Ebu, ha dichiarato: «Stiamo attualmente indagando su un incidente che ci è stato segnalato e che coinvolge l'artista olandese. Il cantante non farà le prove fino a nuovo avviso. Non abbiamo ulteriori commenti al momento e aggiorneremo a tempo debito». La Bbc ipotizza che possa essere successo qualcosa dietro le quinte, per via del fatto che Klein avrebbe dovuto esibirsi prima di Eden Golan, la rappresentante di Israele.
Il messaggio di Angelina
Ma non finisce qui. Alle 18.30 era in programma la conferenza stampa dei cosiddetti "Big 5" (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) insieme alla Svezia, ma l'evento è stato annullato. Angelina Mango si è comunque presentata in sala stampa, stupendo i cronisti con una cover di "Imagine" di John Lennon. «Ciao a tutti, sono qua perchè vorrei veramente esprimere i miei pensieri a modo mio con le mie parole» ha dichiarato l'artista visibilmente emozionata, parlando ai giornalisti internazionali in inglese.
«Quando sono arrivata qui ho visto artisti proprio come me che vivono per la loro musica e parlano tramite la loro musica. Ieri notte mi sono esibita su quel bellissimo palco dell'Eurovision con il mio cuore pieno d'amore. Sono andata a letto così fiera di me stessa e di noi tutti. Ora voglio lasciar parlare la musica», ha detto. Ha poi iniziato a cantare "Imagine" accompagnata da una chitarra, un inno alla pace in tutto il mondo.