Competenze ed esperienze potrebbero non bastare. Nell'epoca della selezione operata dall'intelligenza artificiale, scrivere un curriculum a prova di algoritmo è una scelta obbligata per non rimanere invisibili nel mercato del lavoro. Sono sempre di più, infatti, le imprese italiane che utilizzano sistemi di Ai per la scelta del personale: il 32% tra aziende private e PA, secondo un'analisi dell'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, visionata in anteprima dal Messaggero. Risorse umane sempre più artificiali, che spinte dall'esigenza di velocizzare i processi selettivi, in presenza di grandi quantità di candidature, si servono di un algoritmo per determinare l'assunzione o il respingimento di un lavoratore. Non senza criticità.