Fiera di San Valentino, sequestrati dai finanzieri 3.000 articoli che non rispettavano le norme di etichettatura e sicurezza

Nella grande manifestazione sono stati sanzionati quattro commercianti ambulanti che esponevano prodotti fuori norma di bigiotteria, pelletteria e dispositivi elettrici. Oltre quattromila euro di sanzioni

Mercoledì 22 Febbraio 2023 di Redazione Web
Fiera di San Valentino a Pozzoleone, i finanzieri sanzionano quattro ambulanti

POZZOLEONE - Quest'anno la fiera di San Valentino, a Pozzoleone, una delle più antiche del Veneto e d'Italia, quest'anno, alla sua edizione n. 506, si è svolta dal 4 al 19 febbraio. Si tratta di una fiera davvero molto grande e complessa, con diverse migliaia di visitatori, punto d'incontro per le attrezzature e le macchine agricole e mirato a recuperare le tradizioni ruali, a ma anche per moltissimi altri settori merceologici, ed è un palcoscenico per numerosi spettacoli ed eventi. La manifestazione era ferma, causa pandemia, dal 2020, quando si svolse l'edizione n. 505. Quest'anno nelle domeniche del 12 e del 19 febbraio le Fiamme Gialle di Bassano hanno sottoposto a sequestro amministrativo circa 3.000 articoli, che doppo i controlli sono risultati violare le norme del codice del consumo, posti in vendita negli stand allestiti da quattro venditori ambulanti provenienti da differenti zone dell’Italia. Ai quattri commercianti sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 4.128 euro.

Le Fiamme gialle hanno rilevato la presenza di merce, posta in vendita ai consumatori, priva delle informazioni minime in lingua italiana, al fine di comunicare correttamente le caratteristiche dei prodotti. In particolare, sono stati sequestrati oltre 2.500 articoli di bigiotteria e di pelletteria, tra cui collane, bracciali, orecchini e borse, potenzialmente lesivi per la salute dei consumatori e circa 500 prodotti elettrici per il “fai da te”, come strumenti per il giardinaggio e trapani avvitatori, pericolosi per la sicurezza della persona, merce che era esposta senza i contenuti minimi delle informazioni prescritte dalla normativa del codice del consumo.

I finanzieri bassanesi hanno accertato, in dettaglio, che i prodotti erano messi in vendita in violazione delle disposizioni in tema di “etichettatura”, in quanto privi delle necessarie indicazioni in lingua italiana che devono essere poste all’attenzione del consumatore finale, quali, ad esempio, le precauzioni particolari per l’impiego e la composizione, nella prospettiva di consentire agli stessi di evitare eventuali situazioni di pericolo dovute a errate modalità d’impiego e a reazioni allergiche.

Nel corso dei loro controlli, la Gdf ha eseguito paralleli controlli volti a rilevare la regolare certificazione dei corrispettivi con l’emissione dello scontrino fiscale.

In questo caso sono state applicate 4 sanzioni amministrative. In un caso, hanno riscontrato che il registratore di cassa non era stato acceso, anche se si procedeva  a incassare il corrospettivo di alcune vendite.

Ultimo aggiornamento: 10:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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