Chirignago. Ultima messa per i fedeli, la chiesa costretta a "traslocare": ecco le motivazioni

Lunedì 19 Giugno 2023 di Luisa Giantin
Ultima messa per i fedeli, la chiesa costretta a "traslocare": ecco le motivazioni

CHIRIGNAGO - Quella di ieri è stata "l'ultima" messa. La chiesa di Chirignago chiude due mesi per la ridipintura interna, con le celebrazioni eucaristiche trasferite nelle sale parrocchiali più capienti occupando anche gli spazi esterni. É un restyling completo quello programmato da don Roberto Trevisiol, parroco di Chirignago da 36 anni, per la chiesa parrocchiale realizzata tra il 1870 e il 1878 su progetto dell'architetto e ingegnere Pietro Saccardo ed intitolata al Sacratissimo Cuore di Gesù e a San Giorgio Martire.

Negli anni scorsi c'è stata la dipintura esterna della chiesa e il ripristino del presbiterio e, da questa settimana, prende il via un importante intervento all'interno.

Il restyling

Ad annunciare l'avvio dei lavori è stato lo stesso don Roberto attraverso il settimanale parrocchiale "Proposta", comunicando anche la nuova organizzazione per le celebrazioni eucaristiche tenendo conto che le attività parrocchiali sono ridotte durante l'estate o si spostano nei campi estivi in montagna. «Da lunedì la nostra bella chiesa di Chirignago rimarrà chiusa per almeno due mesi ha annunciato il parroco . Dopo aver ripulito il sottotetto da quintali di guano depositato da colombi e uccelli ed essere intervenuti nell'impianto elettrico ora si parte con la ridipintura dell'interno. Quest'anno abbiamo ottenuto l'autorizzazione per i lavori e quindi procediamo ad effettuarli. Il costo dell'operazione è molto alto, attorno ai 150mila euro, sul quale pesa molto l'allestimento dell'impalcatura lungo tutta la superficie della chiesa per garantire la sicurezza dei pittori. È un intervento notevole che non veniva fatto da quasi trent'anni. Qualcosa abbiamo messo come da parte in questi anni, altre risorse sono arrivate dall'8 per mille alla Chiesa e poi vedremo. Al limite faremo un mutuo». La comunità parrocchiale per due mesi (e forse anche qualche giorno di più) sarà costretta a traslocare. Le celebrazioni eucaristiche della domenica saranno trasferite in sala San Giorgio, a qualche centinaio di metri dalla chiesa in via del Parroco, dotata anche di porticato, mentre per le messe feriali verrà utilizzata la sala Bottacin, dietro la canonica. «Sarà un periodo difficile per tutti, ma d'altra parte non potevamo andare avanti con una chiesa che da trent'anni non veniva riordinata. Speriamo solo di farcela in fretta» sottolinea ancora don Roberto.

Nulla da fare invece per il recupero delle decorazioni a tempera delle pareti realizzate da Luigi Da Rios tra il 1876 e il 1878. Abbellivano la quasi totalità della volta e delle pareti interne ed erano costituite principalmente da cornici, motivi geometrici di gusto cosmatesco, raffigurazioni in stile neoclassico e cieli stellati, completamente imbiancate con calce spenta diluita con acqua durante la ridipintura della chiesa nel 1975. «Sono stati fatti dei sondaggi per verificare se era possibile recuperarli spiega don Roberto , ma è come se le decorazioni attorno alle pareti siano state "lavate" e non è più possibile ripristinarle. I colori della nuova dipintura quindi saranno uguali a quelli precedenti».

Ultimo aggiornamento: 16:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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