CIMADOLMO (TREVISO) - La notizia ha scosso il paese. Perché Maurizio Bassetto da queste parti era una vera e propria istituzione: era l'anima del Ristorante Da Maurizio, immerso tra la piantagione di mais e vigneti nelle grave di Papadopoli.
PAESE SCONVOLTO
In centro si incontra il sindaco Giovanni Ministeri: «Lo conoscevo da una vita, pur non frequentando il suo locale. Lo si vedeva poco, magari quando doveva recarsi all'ufficio postale o a fare qualche altra commissione. Non frequentava il paese ma era conosciutissimo da tutti». Il titolare della locanda La Rosa, davanti al municipio lo ricorda: «Era volto noto in paese. Del fatto hanno parlato anche alcuni nostri clienti da questa mattina: posso dire che ha colpito tanti qui in paese». Senza parole anche Graziano Dall'Acqua, presidente della Pro Loco di Cimadolmo: conosceva Massimo fin dalla gioventù «Aveva un cuore d'oro e non lo dico come frase di circostanza - dice -. Come Pro Loco abbiamo organizzato degli incontri per pubblicizzare gli eventi a base di asparago. Quando si andava a mangiare da Massimo lui non voleva mai essere pagato. Diceva che noi lavoriamo per il paese e lui voleva dare al paese il suo contributo, un particolare che la dice lunga su chi era».
Il 10 giugno 2012, verso mezzanotte Bassetto subì una rapina. A quell'ora era rimasto solo per chiudere il locale. Appena uscito venne aggredito alle spalle da tre banditi che, dopo averlo preso a calci e pugni, gli rubarono 300 euro. La banda lo stava aspettando e conosceva i suoi movimenti. I rapinatori poi fuggirono a piedi attraverso i campi.
L'EPISODIO ECLATANTE
Dal carattere focoso, Bassetto nel 2015 Bassetto cacciò dal ristorante l'allora Prefetto Maria Augusta Marrosu. Si stava svolgendola serata conclusiva della rassegna "Bianco dolce fresco asparago" con 150 persone in sala. Tra gli invitati anche l'allora Prefetto di Treviso, arrivata con l'autista, accompagnata dal marito e dall'inseparabile cagnolina Olga. Quando Bassetto, contrario alla presenza di animali in sala, lo aveva saputo, era andato su tutte le furie. Ne era nata un'accesa discussione conclusasi con il Prefetto cacciato dal ristorante insieme alla cagnolina. Un episodio che aveva fatto finire il ristorante sulle pagine dei principali quotidiani nazionali.