PORDENONE - Due colpi in pieno centro, gli allarmi che squarciano il silenzio della notte e un giovane che per sfuggire alla cattura scavalca il parapetto del ponte sul Noncello, in viale Martelli, gettandosi nel vuoto.
L’AZIONE
Tutto comincia alle 3.30 di ieri notte, quando il telefonino di Sergio Martin, titolare della prosciutteria, riceve l’allerta. «L’allarme è collegato con il telefono e con il 112 - spiega la figlia Elisa Martin - Poco dopo mio padre è stato contattato dalla Polizia: il vetro della porta era stato sfondato con due pietre ritrovate in strada. Ci hanno portato via soltanto il cassetto del registratore di cassa, conteneva soltanto monete a un euro e da 50 centesimi. Per farlo hanno dovuto tagliare il cavo elettrico». Alle 3.55 nuovo allarme a poche decine di metri di distanza, in via Castello. Claudio Sartor, gestore della Vecia osteria del Moro, viene svegliato dall’allarme collegato al telefonino e dalla vigilanza privata. «Ci hanno sfondato la porta con una pedata», spiega la madre Solidea De Antoni indicando i segni lasciati sull’antica porta del locale e i danneggiamenti. «Ci sono troppi furti in giro - afferma la ristoratrice - così non lasciamo mai soldi nel registratore di cassa. C’erano soltanto poche monete, non credo più di 20/30 euro».
LA CACCIA
Tra martedì e mercoledì la città era pattugliata con auto di servizio e personale in borghese. La Volante si è concentrata nel centro storico cominciando la caccia all’uomo. Dopo i furti il 23enne si è nascosto nel parcheggio accanto al Tribunale. Probabilmente ha tentato di aprire la cassa rubata nella prosciutteria, forse la batteva contro gli elementi metallici del parcheggio, perché il suono ha attirato alcuni poliziotti. Quando si è accorto di non essere solo, è scappato verso la Rivierasca, dietro di lui i poliziotti. Il giovane, in passato una promessa dello sport, si è diretto verso viale Martelli e all’altezza del ponte sul Noncello ha improvvisamente scavalcato la ringhiera gettandosi nel vuoto. Non è finito in acqua, ha trovato riparo tra la boscaglia. I poliziotti lo hanno sentito mentre si muoveva tra la vegetazione, spezzando arbusti e muovendosi tra le foglie secche. E non hanno mollato
LA CATTURA
Una telefonata e sull’argine del Noncello sono arrivati i carabinieri del Radiomobile. Come organizzarsi? È stata chiesta una mano ai Vigili del fuoco, arrivati con le fotoelettriche a illuminare a giorno l’area in cui Bravo si era nascosto. Il giovane è stato accerchiato e poco prima delle sei arrestato. Sporco di fango e insanguinato per i graffi riportati quando si è lanciato dal ponte, è stato trattenuto in cella sicurezza fino al pomeriggio. Il sostituto procuratore Federica Urban ha disposto gli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto. Il giovane, originario dell’Etiopia ma in Italia da quand’era bambino, è difeso dall’avvocato Esmeralda Di Risio. Cameriere, al momento senza lavoro, in passato è rimasto coinvolto in un furto commesso da un giovane casertano che si trovava in città. Polizia di Stato e Carabinieri, che ieri hanno operato congiuntamente, stanno verificando se possa essere coinvolto in una serie di furti commessi nelle ultime settimane in città. Accertamenti anche sul colpo nella birreria di Cordenons della scorsa settimana.