PADOVA - «Ora che ho un piede magico, parteciperò all’ironman!». Sorride stringendo gli occhi azzurri a fessura Riccardo Zanetti ora che il peggio è passato e l’incidente in vacanza del 29 luglio sembra un brutto ricordo. Sembra. Perché a riportarlo alla mente è il piede destro con un dito in meno e una storia in più da raccontare ai suoi follower della quale avrebbe fatto a meno. Di Albignasego, ma da tre anni a Dubai, Riccardo Zanetti ha 25 anni e da 5 spiega nel web la finanza ai più giovani.
Come è nata questa passione?
«L’economia mi ha sempre affascinato.
Quindi ha deciso di renderla più comprensibile.
«Ho cominciato a fare il content creator parlando di finanza personale, condividendo quello che facevo coi miei soldi, trattando budget di risparmio con un linguaggio semplice, da amico e non da consulente su investimenti finanziari».
In poco tempo il boom mediatico: oggi il suo canale YouTube conta 357mila iscritti.
«Postavo i miei video e le persone mi seguivano. Ho lasciato la facoltà di economia dopo un paio d’anni per studiare ed approfondire da autodidatta i temi che ritenevo d’interesse per me e per gli altri».
È diventato un influencer di economia e finanza.
«Non so se influenzo gli altri, ma mi confronto con termini facili su cose che interpretiamo come complesse: obbligazioni, investimenti, patrimoni. Del denaro parliamo poco, per noi italiani poi è un tabù. Forse io tratto l’argomento con trasparenza e condivisione e questo mi ha reso popolare».
In che senso con trasparenza?
«Ho una rubrica sul mio patrimonio e i miei investimenti: condivido mese per mese quanto guadagno. Questo perché penso che i soldi siano uno strumento da utilizzare in maniera consapevole, per migliorarci la vita. In altri Paesi stipendi e guadagni sono argomento di conversazione».
In un video afferma che nel 2022 la sua attività ha generato mediamente 30.000 dollari al mese, con picchi di 70.000, e che a fine anno il fatturato si è aggirato sui 350.000 dollari. Come raggiunge queste cifre?
«Il 30% deriva dalla monetizzazione dei miei video su YouTube, da inserzioni pubblicitarie che inserisce nel mio canale. Il 40% da collaborazioni con brand: ovvero prodotti nei quali credo che promuovo per aziende europee di tecnofinanza, come conti correnti innovativi. Il 30% dalle mie presenze ad eventi e da affiliazioni di clienti che accompagno nei percorsi di investimento».
È diventato un’azienda.
«Beh sì, su 350mila dollari, il netto è intorno ai 150mila, considerato che ho tre collaboratori e che devo detrarre le spese di attrezzatura, viaggi, spostamenti».
Proprio spaziando in altri Paesi si sono arricchiti i temi che affronta.
«Sì, ultimamente ho volto lo sguardo alle opportunità concretizzabili all’estero. Viaggio in tutto il mondo, condividendo le situazioni che incontro e quali occasioni si presentino, dai possibili investimenti all’analisi del costo della vita».
Ciò nonostante, tra i suoi video più visti ce n’è uno insolito di un paio di mesi fa: “Tornerò a correre. Il mio incidente”.
«Ahimè sì. Ero in vacanza all’isola di Vulcano con la mia ragazza, mio fratello e alcuni amici coi quali abbiamo noleggiato un gommone. Purtroppo durante un tuffo le onde lo hanno portato verso di me e la manovra di chi guidava mi ha travolto amputandomi tre dita del piede. Sono stato operato a Palermo, il personale è stato fantastico».
Le è andata bene.
«Alla fine sì. Sono riusciti a riattaccare due dita, mentre uno l’ho perso a causa dei vasi sanguigni irrecuperabili. Ma sono riuscito a rimettermi in piedi: riabilitazione, fisioterapia, scarpe ortopediche mi stanno aiutando a levare le stampelle con 15 giorni di anticipo sulla tabella di marcia».
Nei video dell’incidente fa diverse riflessioni, personali e pubbliche.
«Trovo assurdo che in Italia si possa noleggiare un mezzo senza avere la patente, senza neanche un’ora di insegnamento delle manovre di base. Anche un 40 cavalli è pericoloso se non si ha esperienza. In ospedale continuavano ad arrivare vittime di incidenti come il mio».
Lei si è salvato per 30 centimetri.
«Sono stato molto fortunato e sono ottimista. Per questo fin dai primi giorni in ospedale ho covato il sogno dell’ironman. Non sarà un’elica a fermarmi».
Avrà una nuova storia da raccontare?
«Forse sì. Non conterò il numero di follower, ma la vicinanza delle persone».