Papa Francesco come sta? Ormai è sempre più fragile ma ad agosto vuole andare in Oceania: quali sono le sue condizioni di salute

«Sono ancora vivo» ironizza Bergoglio. Oggi a San Pietro è apparso affaticato

Domenica 24 Marzo 2024 di Franca Giansoldati
Papa Francesco è sempre più fragile ma ad agosto vuole andare in Oceania, quali sono le sue condizioni di salute?

Scherza spesso sull'uso della sedia a rotelle, si scusa se la mattina è affaticato, fa battute sulla sua tenuta fisica, strappando sempre buon umore agli interlocutori. «Sono ancora vivo» ironizza Papa Francesco.

Le domande però si accavallano ormai da mesi e sono sempre le stesse: come sta davvero il pontefice? La questione si è riproposta evidente anche durante la messa della Domenica delle Palme quando ha rinunciato a leggere (e a far leggere) l’omelia fatta preparare per l’occasione.

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Da quando è stato colpito da una brutta forma di bronchite, ormai un paio di mesi fa, Bergoglio salta sovente la lettura dei discorsi più lunghi, affidandola a qualche monsignore di curia. La tosse stizzosa glielo impedirebbe. Stamattina ha deciso di cancellarla in toto all'ultimo minuto anche se al termine del rito delle Palme ha dato lettura di alcune riflessioni sulla guerra preparate per il post Angelus. Qualcuno suggerisce che evidentemente voleva accorciare i tempi della solenne celebrazione per poter fare ritorno a Santa Marta il prima possibile. Del resto due ore al freddo e al vento sono forse eccessive per un ottantasettenne reso fragile dagli acciacchi dell’età e da diverse patologie pregresse.

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Tre anni fa Francesco ha subito al Gemelli un delicato intervento all’addome, con la asportazione di 30 centimetri di intestino. I medici hanno subito escluso si trattasse di cancro. L’anno successivo è dovuto tornare in ospedale per un laparocele incarcerato. I medici hanno spiegato che si trattava di una vecchia cicatrice di una operazione fatta da ragazzo. Dall’anno scorso, invece, il Papa ha iniziato a manifestare sofferenze respiratorie. Anche in questo caso i medici hanno escluso il peggio, la polmonite. Tuttavia è sotto gli occhi di tutti che nonostante la forza e l’energia straordinaria, Bergoglio è sempre più fragile. Ha rallentato un poco le udienze, il pomeriggio a Santa Marta si ritaglia maggiormente spazi per riposare o curarsi.

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I programmi per il futuro prossimo restano però intensi: ha in animo di fare alcuni viaggi in Europa e quest’estate un lungo periplo tra l’Asia e l’Oceania, affrontando un volo di oltre 26 ore. «Si governa con la testa e non con le ginocchia» ha ribadito ancora una volta nella sua biografia appena data alle stampe. Francesco di dimettersi non ci pensa proprio e lo spiega con il fatto che il ruolo del pontefice è ad vitam. In Vaticano nessuno vuole toccare il tema della sua salute, è un tabù, uno dei segreti meglio custoditi, un totem, ma del resto i Papi stanno sempre bene fintanto che non se ne vanno, affermava Joaquin Navarro Valls, leggendario portavoce di Giovanni Paolo II.

Le condizioni fisiche di un pontefice sono sempre state materia delicatissima e top secret. Non si tratta di una mera questione di privacy semmai una misura quasi vitale per il sistema ecclesiale utile a non alimentare voci incontrollate di successioni facendo partire manovre pre conclave certamente destabilizzanti. Lo stesso Papa Bergoglio, due mesi dopo l'intervento al colon, confidò ad un gruppo di gesuiti che quando si trovava in ospedale aveva saputo che c'erano cardinali che lo avrebbero voluto morto. La frase sollevò una grande indignazione generale alimentando speculazioni su chi fossero. La faccenda si risolse col tempo, vedendo che Papa Francesco continuava a portare avanti il suo programma. Stavolta è solo evidente la sua difficoltà respiratoria, forse legata ad uno stato che si sta cronicizzando, a giudicare dall'affanno con il quale parla. Qualcuno azzarda che abbia un enfisema  ma si resta sempre nel campo delle ipotesi.

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Ultimo aggiornamento: 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA