SPOLETO Aveva giocato anche nel campionato di Eccellenza umbra, indossando la maglia della Narnese e dello Spoleto calcio, Andrea Guadagnoli, l’ex calciatore di 50 anni morto sabato pomeriggio durante una partita di padel, a Santa Rufina di Rieti.
Il calcio nel sangue
Il padel, per Andrea Guadagnoli, era una passione esplosa da qualche anno, il pretesto per trascorrere un pomeriggio, una serata in compagnia degli amici di sempre, di quelli che a Villa Reatina lo hanno visto nascere e crescere, gli stessi però, che dai primi anni '80 lo hanno ammirato sui campi da calcio. Era una forte mezzala, un fuoriclasse vero, che ben presto è riuscito ad approdare nel settore giovanile della Lazio. Nella stagione '90/'91 eccolo arrivare in Primavera, condividendo lo spogliatoio con gente del calibro di Alessandro Nesta, Marco Di Vaio e Flavio Roma, oltre ad Alessandro Rinaldi e Maurizio Melli, ma a un passo dal possibile esordio in A, un grave infortunio lo ha costretto a rivedere i suoi progetti futuri. Il calcio è sempre stato il suo mood e, seppur in categorie inferiori, ha fatto le fortune di chi si è potuto beare delle sue giocate: da Chianciano a Narni, da Mosciano a Poggio Mirteto quando vestì la maglia del Sabinia, nonché a Rieti con quelle del Centro Italia '98, ma anche Alba, Grotti e Icosystel. Ha allenato le giovanili del Fc Rieti e quando ne aveva la possibilità, non disdegnava un torneo di calcio a 5 (Uisp) o calcio a 8 (protagonista nella Terni League).