Il risveglio di Lukaku, qualche magia di Dybala sparsa qua e là e la maledizione (per il Feyenoord) continua. De Rossi chiedeva un risultato positivo e l’1-1 può considerarsi tale. Non figlio del caso: la Roma non si chiude, non ha paura, gioca e prova ad andare sempre in verticale e subisce il gol solo su un errore individuale (Llorente, con partecipazione di Spinazzola).
La squadra giallorossa non è mai andata in seria difficoltà, ha sempre gestito la palla con coraggio e ha provato ad affondare il colpo non appena ha potuto, con De Rossi che ha scelto inzialmente di far riposare Cristante e Angeliño per inserire forze fresche come Zalewski e Bove. Il gol degli olandesi, arrivato alla fine del primo tempo, un po’ a sorpresa, e poteva lasciare uno strascico negativo. La Roma, invece, nel secondo tempo non solo (a parte nei secondi finale sul forcing del Feyenoord) non ha subito granché ma ha anche pareggiato il conto meritatamente, con Lukaku, al suo ventiseiesimo gol in Europa League (ha agganciato Aritz Aduriz al 3°). Romelu ha sfiorato anche la rete nel primo tempo, stavolta non è stato abbandonato a se stesso, al fianco aveva un Dybala in buona condizione e ispirato, più come trequartista che come attaccante.
Pellegrini è stato ancora una volta un trascinatore, ottime le prestazioni di Paredes e una menzione particolare a Spinazzola, autore dell’assist vincente e, insieme con Llorente, corresponsabile del gol di Pixao. Va detto che a Slot, tecnico del Feyenoord, mancavano parecchi titolari, tra questi Gimenez, costretto in panchina e utilizzato solo neiminuti finali. Porprio lui, a pochi secondi dal termine, ha sfiorato il gol del 2-1. E proprio lui, giovedì all’Olimpico sarà perfettamente recuperato.