Un caso diventa uno studio che potrebbe condizionare la strategia di prevenzione a scuola. Un'insegnante non vaccinata in una scuola elementare della California ha infettato metà dei suoi studenti e 26 persone in totale dopo aver contratto la variante Delta del coronavirus Sars-CoV-2. È successo tra maggio e giugno. E il caso è stato studiato dai ricercatori dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Il report è rimbalzato sui media internazionali perché dimostra i rischi a cui si va incontro con una variante altamente trasmissibile se non si rispettano le precauzioni. I ricercatori hanno affermato che l'insegnante aveva frequentato la scuola per due giorni nonostante mostrasse sintomi di Covid e, anche in questo arco temporale, quando leggeva ad alta voce toglieva la mascherina.
Il contagio in base al posto a sedere in classe
Le infezioni, riporta il 'Guardian' online, corrispondevano alla tabella dei posti a sedere dell'aula, con gli studenti più vicini all'insegnante con maggiori probabilità di essere infettati.
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L'importanza della strategia di prevenzione
«L'evidenza ha ripetutamente dimostrato» l'importanza di «strategie di prevenzione a più livelli, come la vaccinazione per tutti i bambini e gli adulti» che possono farla; «le mascherine per tutti gli studenti, gli insegnanti, il personale e i visitatori; la ventilazione; il distanziamento fisico; i test di screening», ha elencato Rochelle Walensky, direttrice dei Cdc in conferenza stampa. Bisogna «lavorare per prevenire la diffusione di Covid nelle scuole».
Verso obbligo vaccino per scuole in Usa
Ora si ritiene probabile che il report possa portare ad un aumento delle richieste di obblighi vaccinali nelle scuole, opzione che alcuni distretti come New York City hanno già implementato. I bambini del caso studio della California, nella contea di Marin, erano troppo piccoli per essere vaccinati. Ma Walensky ha affermato: «Purtroppo, molte scuole hanno scelto di non implementare gli strumenti consigliati. Seguiamo da vicino casi e ricoveri di bambini contemporanei alla riapertura delle scuole. Ci sono stati circa 2 milioni di infezioni da Covid-19 nella fascia di età dai 5 ai 17 anni e 300 decessi associati, secondo un altro rapporto dei Cdc.