Influenza, malattie respiratorie e ora anche virus intestinali.
Influenza intestinale e influenza B
«Marzo è un mese difficile per le malattie respiratorie e intestinali. Questo mese poi è iniziato con sbalzi di temperature, passaggi dall'asciutto al bagnato, insomma non l'avvisaglia della primavera. Negli ambulatori dei colleghi si vedono tanti casi di virus intestinali che provocano nausea, vomito e diarrea, anche forte soprattutto nella popolazione lavorativa, 30-50enni. Poi vediamo ancora qualche polmonite virale, ma il Covid sembra davvero scomparso dai radar». A fare il punto all'Adnkronos Salute Pierluigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). «Deve ancora arrivare l'influenza B - precisa - che colpisce proprio tra marzo e aprile i bambini e i ragazzi». Come curarsi? «Serve molta pazienza, ma soprattutto reidratarsi durante la giornata - risponde Bartoletti - Magari saltare i pasti se non si ha appetito o mangiare poco». Dello stesso parere anche Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova: «Abbiamo tantissime infezioni intestinali da microrganismi diversi che possono essere virali come il norovirus, rotavirus, adenovirus enterici e astrovirus, quindi non c'entra nulla con il periodo dell'influenza di dicembre-gennaio e un eventuale colpo di coda. L'influenza intestinale ora è fisiologica e si diffonde facilmente nelle scuole e negli asili e poi si porta a casa. In questo periodo c'è una commistione di virus diversi, oggi l'influenza è minoritaria e ci sono virus intestinali insieme anche ai batteri. È la normale circolazione pre-Covid, ora dopo quattro anni dall'emergenza ci facciamo più caso. A marzo-aprile c'è sempre stato un aumento dei casi di infezioni intestinali».
La situazione
Una situazione, quella appena descritta, commentata anche dal virologo dell'università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco: «Quest'anno siamo già a più di 12 milioni di casi di infezioni respiratorie registrati nella stagione, con un cocktail davvero e ampio e diversificato di cause, con molta influenza H1N1, un po' di Covid, un po' di virus respiratorio sinciziale, rinovirus ed altri. Siamo, per fortuna, in una fase di discesa delle infezioni - nella cornice generale - ma anche questo tempo meteorologico un po' incostante non aiuta e quindi stiamo assistendo ad un colpo di coda con molti nuovi casi». Ad insidiare la nostra salute in questo periodo ci sono «anche tutti quei classici virus "cugini" dell'influenza e tipici di queste stagioni di passaggio. Patogeni che danno anche un po' di forme gastroenteriche, determinate dagli enterovirus, che creano fastidiosi disturbi intestinali». Quindi la stagione dei malanni «non è ancora finita e ci sono ancora un bel numero di casi. Ne avremo almeno per un mese, tutto marzo di sicuro», conclude Pregliasco.