Suberbonus, fine degli incentivi: a rischio 2.327 cantieri in Veneto, 400 solo nel Veneziano

Lunedì 15 Aprile 2024 di Tomaso Borzomì
Cantieri

VENEZIA - Il Superbonus non trova pace e con l'ennesimo cambio di rotta ora sono a rischio 2.327 cantieri nel territorio regionale, di cui circa 400 nel Veneziano. Dopo lo stop alla cessione dei crediti e agli sconti in fattura voluti dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, ora il tessuto imprenditoriale edile e le famiglie tremano. Secondo gli studi di Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) in Veneto, al 29 febbraio 2024, sono ancora in essere 2.327 cantieri su un totale di 58.187 edifici interessati.

Valori che, declinati sul territorio provinciale veneziano, sono in linea secondo le stime prodotte dal segretario metropolitano Cna edili Venezia Loris Pancino: «Ci sono circa 400 cantieri tra condomini e unifamiliari che rischiano di restare bloccati. Una difficoltà che a cascata si ripercuote su edili, serramentisti, impiantisti e tutte le imprese che intervengono».

Lo stesso Pancino chiarisce che tale fenomeno rischia di travolgere aziende e privati: «Si tratta di un impatto economico rilevante, che coinvolge un numero importante di famiglie che si trovano con l'abitazione non terminata e nella difficoltà per concluderla, se non attraverso altre forme di finanziamento». Per quanto riguarda le imprese, invece: «Rischiano di non esser pagate, in un circolo vizioso che crea problemi importanti. Si sta bloccando un sistema che a catena creerà forti problemi di liquidità, con le ricadute sui fornitori, dipendenti e così via». In linea il pensiero del presidente Cna Veneto Moreno De Col: «Ancora una volta ci troviamo dinanzi a un repentino e inaspettato cambio di rotta da parte del Governo. L'annuncio ha destato allarme tra tutti gli operatori e le imprese del settore che hanno temuto un blocco immediato sui lavori in essere e non ancora conclusi. In attesa che venga ulteriormente definito il decreto, parrebbe che questa ulteriore stretta non si riferisca a quanto ancora in fase di realizzazione, ma certamente non possiamo dirci tranquilli dato che nella vita travagliata del Superbonus, repentini cambi di rotta da parte del Governo si sono già manifestati».
L'auspicio è che si trovi una definizione finale almeno per i cantieri in opera: «Attendiamo quindi il decreto definitivo, ma chiediamo continuità per quanto riguarda i lavori in fase di esecuzione secondo la normativa concessa, auspicando che questo intervento, che di fatto mette un punto conclusivo al Superbonus, non vada a penalizzare ulteriormente imprese e famiglie».
 

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