Jesolo. Roberto Basso, il tabaccaio ucciso con colpi violenti alla testa, la paura dei commercianti: «Chi sa qualcosa parli»

Martedì 14 Maggio 2024 di Giuseppe Babbo
Roberto Basso, il tabaccaio ucciso con colpi violenti alla testa, la paura dei commercianti: «Chi sa qualcosa parli»

JESOLO - Non sono ancora stati fissati i funerali di Roberto Basso, il tabaccaio di 64 anni trovato senza vita lunedì scorso nella sua abitazione a Jesolo Paese, in via Antiche Mura.

L'autopsia è stata effettuata venerdì scorso all'ospedale di San Donà. Non è quindi escluso che a breve, forse già nelle prossime ore, possa arrivare il via libera alle esequie che verrebbero così programmate per i prossimi giorni quasi sicuramente nella chiesa di San Giovanni Battista, parrocchia molto frequentata dall'intera famiglia Basso e dove il rosario che viene recitato ogni sera per tutto il mese di maggio è dedicato alla memoria dello stesso negoziante ucciso. La tragica scomparsa dello storico tabaccaio di piazza Marina ha suscitato un grande dolore in tutta la città.

LOCALE SEQUESTRATO

Di fronte alla saracinesca del suo negozio, sequestrato dagli inquirenti ancora la scorsa settimana, sono comparsi mazzi di fiori e lumini. Ma quanto accaduto sta toccando anche i molti turisti che in questi giorni sono arrivati in città, diversi dei quali si fermano in preghiera di fronte all'esercizio e tanti altri chiedono informazioni ai vicini di negozio per cercare di capire cosa sia successo al 64enne, un commerciante molto riservato ma al tempo stesso conosciuto da tutti e apprezzato per i suoi modi di fare sempre molto garbati e gentili. Serrate le indagini dei carabinieri della stazione di Jesolo, della Compagnia di San Donà di Piave e del Nucleo investigativo di Venezia, che ormai da una settimana indagano senza sosta, con il massimo riserbo e senza trascurare alcuna ipotesi, a partire dalla rapina finita male. Roberto Basso conduceva una vita normale, molto riservata e in solitudine. Il suo mondo era il suo negozio, nel quale spesso si fermava fino a sera inoltrata. Esattamente come ha fatto la scorsa domenica, quando le telecamere di un vicino negozio l'hanno immortalato alle 23.50 mentre usciva dalla tabaccheria. Uscito dalla sua attività, ha raggiunto in auto la sua abitazione. Qualcuno l'ha seguito fino a casa? Oppure una volta entrato nel suo appartamento ha sorpreso un malvivente che stava girando per le stanze?

INDAGINI IN CORSO

Queste sono solo alcune delle domande alle quali gli investigatori stanno cercando di dare delle risposte. Di certo il 64enne è stato trovato senza vita dentro casa. A ucciderlo, secondo i primi risultati dell'autopsia, sarebbero stati dei violenti colpi alla testa, probabilmente scagliati con un oggetto appuntito che gli ha fracassato la nuca. A trovare il cadavere, la mattina successiva, è stato il fratello Andrea che però non ha dato subito l'allarme perché non aveva con sé il cellulare, come hanno spiegato alcuni parenti. Sconvolto, l'uomo ha successivamente chiamato la sorella e il cognato che a sua volta ha allertato il Suem e dato l'allarme. Da qui sono partite le indagini degli investigatori, che oltre alla tabaccheria (dalla quale i carabinieri hanno recuperato il pc del 64enne per le verifiche del caso), hanno messo sotto sequestro anche l'abitazione e l'auto del commerciante. Sotto osservazione anche i terreni agricoli adiacenti alla casa, alla ricerca dell'arma del delitto. In piazza Marina i colleghi di Basso si sono detti sconvolti per l'accaduto. «C'è molta preoccupazione tra i esercenti commenta Roberto Dal Cin, presidente del Comitato civico di piazza Marina Quanto successo ha sconvolto tutti: dobbiamo avere la massima fiducia nell'operato delle forze dell'ordine, se qualcuno ha notato qualcosa di sospetto ha il dovere di avvisare gli investigatori. Tutti stiamo vivendo giorni pesanti, ma dobbiamo stringerci, con il massimo tatto, attorno ai famigliari di Roberto che stanno affrontando dei momenti a dir poco difficili».

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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