Contributo d'accesso a Venezia, secondo giorno: 23.600 i turisti paganti ticket

Venerdì 26 Aprile 2024 di Redazione web
Contributo d'accesso a Venezia, secondo giorno: oltre 106 mila persone registrate e 22 mila turisti paganti

VENEZIA - Contributo d'accesso a Venezia, a conclusione del secondo giorno sono stati 23.600 i turisti che hanno pagato il ticket mentre sono oltre 106.000 le persone registrate oggi, seconda giornata per il ticket d'ingresso nella piattaforma on line del Comune di Venezia. Lo stesso Comune precisa che tra gli esenti si segnalano oltre 51.600 ospiti nelle strutture ricettive (perché già pagano già la tassa di soggiorno) mentre in calo, nel numero complessivo rispetto alla giornata del 25 aprile, i registrati residenti in Veneto, passati da 16.800 a 12.800.

I controlli svolti hanno verificato in totale oltre 16.400 QR-code, senza rivelare particolari criticità.

I controlli

Anche per la giornata di domani, sabato 27 aprile, e per tutte le altre in cui è previsto il pagamento del contributo d'accesso, saranno attivi dei varchi ai principali punti di accesso alla città, distinti da varchi prioritari per residenti e lavoratori. Giornalmente saranno impegnati circa 75 steward informatori in 16 aree; circa 40 steward verificatori e 35 accertatori in circa 15 punti di controllo, i principali dei quali saranno in zona Ferrovia, in zona Piazzale Roma e in zona San Zaccaria. 70 i totem informativi disseminati nei punti di accesso della città, oltre a Chioggia e a Punta Sabbioni.

Il calendario: tutte le giornate da ticket fino a luglio

Domani la terza giornata in cui e previsto il contributo d'accesso a cui faranno seguito quelle del 28, 29 e 30 aprile; 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25, 26 maggio; 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno; 6, 7, 13 e 14 luglio 2024. E sempre con gli stessi orari. Come ha ricordato il sindaco Luigi Brugnaro, «la sperimentazione sara medio lunga dobbiamo raccogliere dati ed informazioni per poi tarare il sistema. La maggior soddisfazione è stato vedere chi si avvicinava ai varchi sventolando il QR code d'accesso: queste persone hanno capito». 

Effetto contributo

Venezia per la prima volta con il ticket d'ingresso ma "invasa" comunque da 113mila visitatori. Un paradosso solo apparente quello che si è visto ieri nella città lagunare, piena di vacanzieri nonostante per i turisti giornalieri scattasse la tassa di 5 euro. La spiegazione la dà l'assessore comunale al bilancio, Michele Zuin, che con il sindaco Brugnaro e l'assessore al turismo, Venturini ha seguito in prima fila la sperimentazione. «Ieri è andata molto bene - commenta Zuin - non c'è stato alcun problema particolare, abbiamo avuto 15mila persone che avevano prenotato pur sapendo di dover pagare il contributo. E a chi dice che l'effetto disincentivo non c'è stato, rispondo semplicemente: la sperimentazione di questi primi 29 giorni del 2024 ci serve proprio per lavorare su quella che dovrà essere la soglia massima di turisti presenti in città, senza far saltare i servizi pubblici, i trasporti, i bagni». E' chiaro, osserva Zuin, che non possono essere i 5 euro, o meno, a convincere i turisti a stare alla larga da Venezia. «Incrociando tutti i dati sui flussi di quest'anno, quelli delle celle telefoniche delle persone giunte in città in queste giornate - prosegue - nel 2025 saremo in grado di fissare una soglia massima di presenze sostenibili. Oltre quella soglia, chi vorrà comunque venire a Venezia nei giorni caldi dovrà pagare un contributo più caro, probabilmente il massimo previsto da legge - che lo parametra ai limiti della tassa di soggiorno ndr. - cioè 10 euro. Ecco, in quel caso, un gruppo di più persone, magari, sarà disincentivato dall'arrivare ugualmente in città. Non era pensabile che l'effetto disincentivo iniziasse da subito, con i 5 euro». Una soglia massima, non un divieto, precisa Zuin, «perchè non vogliamo, e non potremmo mettere un numero chiuso agli arrivi».

Michielli: «Ticket anche a 10 euro non basta»

Plaude al ticket Marco Michielli, storico ex presidente di Confturismo Veneto, che da anni sollecitava una sorta di salvaguardia dal turismo mordi e fuggi. «Sempre stato favorevole – dice all’AdnKronos – lo avevo già scritto in un libro dieci anni fa, in tempi non sospetti, che era necessario qualche strumento per contingentare gli arrivi. Oggi è il ticket, ma anche se lo metteranno a 10 euro, come pare, non basterà. Bisognerà arrivare prima o poi alla sola prenotazione in base al numero di turisti che quel giorno la città determinerà di poter accogliere». Si stima che il turismo a Venezia negli ultimi 30 anni si sia moltiplicato per 10, complice l’esplosione del numero di posti letto “dei vari airbnb”, quasi 50mila (32.500 negli alberghi) su cui però non c’è piena certezza: potrebbero essere anche di più. «Venezia è da anni che è al limite, non è pensabile che regga anche 200mila arrivi al giorno – continua Michielli – Non è Parigi, dove ne arrivano giornalmente altrettanti, ma non te ne accorgi tra 13 milioni di abitanti».

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Ultimo aggiornamento: 18:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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