VENEZIA - Pasquale Aita, il clochard che vive da anni a piazzale Roma non può più passare le notti in tenda davanti al Tribunale, dove col tempo aveva accumulato due metri cubi di effetti personali raccolti in una specie di bancale da bagagli.
SVEGLIA CON LA POLIZIA
Ieri mattina, a partire dalle 7.40, si sono presentati a dargli la sveglia una decina tra agenti della polizia locale e della polizia di Stato e anche alcuni militari dell'Esercito.
SOTTO UN TETTO
Lui, però, ha sempre declinato, preferendo rimanere accampato in quel posto. Ieri pomeriggio, dopo almeno sei ore di estenuante trattativa, Pasquale si è convinto ed ha lasciato piazzale Roma assieme ad alcuni assistenti sociali, che poi si sono diretti alla Casa dell'Ospitalità di Mestre. Per un po' starà lì poi assieme al Comune si vedrà che percorso fare, anche in funzione delle sue condizioni di salute (Pasquale non è sembrato essere molto in forma). Ieri gli è stato fatto capire che non poteva più stare lì in quelle condizioni e il fatto di aver visto uno spiegamento di forze imponente deve aver influito sulla sua psicologia. Non è dato sapere se l'accelerazione sia stata impressa dalla notizia che il quarantaseienne senzatetto era risultato irreperibile alle notifiche giudiziarie e il processo a suo carico non si era potuto celebrare. Questo aveva suscitato una certa ilarità, dal momento che l'uomo staziona da anni proprio davanti al luogo in cui si celebrano i processi. Pur essendo considerato dalla gente per lo più un'icona di simpatia, Pasquale Aita negli anni ha anche collezionato una serie di denunce per comportamenti non esemplari. L'ultima era stato un magistrato a depositarla, dopo che lo scorso gennaio era stato preso a sputi e a sberle proprio dal clochard. Il giudice aveva sporto denuncia ricordando che Aita continuava a stazionare all'ingresso del palazzo di giustizia nonostante avesse un foglio di via a cui non aveva mai ottemperato.