CAORLE - Cento anni di vita per Maria Brussolo, la caorlotta che salvò la Madonnina dell’Angelo dai malviventi. È festa a Caorle per nonna Maria che il 26 dicembre sarà attorniata da amici e parenti per spegnere 100 candeline. Nata in una piccola calle di Rio Terrà, ha passato la vita fra l’abitazione di Caorle e il “cason” di a Brian dove, durante la “fraima”, cioè l’arrivo dei pesci, si trasferiva con la famiglia.
VITA DIFFICILE
Maria ha sopportato con coraggio i dolori nella vita ed è stata messa ancora più a dura prova nel 2007, quando se n’è andato il suo amato Preciso, e nel 2017 con la grande perdita del figlio Daniele. La fede verso la “sua” Madonnina dell’Angelo le ha sempre dato la forza e il coraggio per andare avanti. La sua venerazione è davvero speciale, come lei stessa racconta: «Un pomeriggio di molti anni fa, 94 circa, dopo il catechismo mi trovavo con degli amichetti vicino al campanile del Duomo, dove fummo avvicinati da dei “personaggi” loschi, sporchi e trasandati, che ci chiesero delle informazioni sull’orario di chiusura del Santuario. Capii subito che c’era qualcosa in loro che non andava, quindi, assieme, ai miei amici andammo dai Carabinieri a raccontare l’accaduto. Fu così che la sera stessa questi furono sorpresi a rubare la nostra Madonnina e vennero arrestati». Da allora Maria si è sempre sentita protetta dalla Madonnina, con la quale condivide anche la stessa età: 26 dicembre 1923 per Maria, 22 luglio 1923 per la Madonnina dell’Angelo. Avrebbe sempre voluto scrivere un libro e lo ha “fatto” con la sua famiglia. Dall’unione di Maria e Preciso sono nati Luciana, Daniele, Alida, Osanna, Sergio, Roberto, Maria Maddalena e Mirko. Oggi nonna Maria ha 21 nipoti, 30 pronipoti ed è la trisavola di un bimbo. Attualmente la famiglia di Maria è composta da 88 persone. «Ho sempre creduto che la vita sia bella per chi sa godersela», conclude la neo-centenaria.