Alle 21.30 del 6 agosto 2017 L. L., 55 anni di Marghera, mentre camminava in via Arco del Maestrale a Lignano Sabbiadoro (Udine), quando è inciampata in una buca sul marciapiede causandosi un trauma distorsivo alla caviglia. Il 24 maggio il tribunale di Udine - pur ritenendo sussistente un concorso di colpa del 30% da attribuire alla cinquantacinquenne - ha accolto le tesi dell'avvocato della donna, il penalista Guido Simonetti, condannando il Comune di Lignano a risarcirla con 10.661,26 euro perché la buca nella quale era inciampata, era causata dall'assenza di alcune mattonelle sul marciapiede.
IL CONTENZIOSO
Prima di essere portato in tribunale, il Comune di Lignano aveva negato qualsiasi responsabilità, pur sistemando il marciapede nei giorni successivi. Visto il silenzio dell'amministrazione, era stata firmata la causa nella quale l'avvocato ha evidenziato com'era impossibile, per la mestrina, prevedere l'insidia della pavimentazione sconnessa. Secondo il legale infatti il resto della pavimentazione era in perfette condizioni mentre la strada era illuminata soltanto da un piccolo lampioncino che, al momento della caduta, era alle spalle della signora, che col suo corpo faceva "da schermo" alla luce. In più di fronte a lei c'erano altri pedoni che la precedevano: notata la buca, si erano spostati creando, di fatto, un tranello per lei. Il risarcimento deciso dal giudice tiene conto dell'invalidità permanente al 3,5% più i diversi livelli di invalidità che si sono succeduto durante la guarigione dalla caduta.