Oderzo. Storico ristorante non trova personale, costretto a chiudere «per ferie». Sulla porta un avviso: «Ci dispiace»

Il locale Quattro Corone in centro storico è stato costretto a prendere un periodo di stop

Sabato 24 Febbraio 2024 di Annalisa Fregonese
Oderzo. Storico ristorante non trova personale

ODERZO (TREVISO) - Non riapre, al momento, il ristorante Quattro Corone, storico locale che si trova in via Francesco Dall’Ongaro, a due passi da piazza Grande. Ufficialmente è chiuso per ferie, ma il problema è la mancanza di personale. L’ha precisato lo stesso titolare Andrea Marchesin in un avviso che è apparso nei social: «Purtroppo per mancanza di personale siamo costretti a chiudere per un breve periodo». La ristorazione, ormai, vive un periodo difficile. Il “cercasi personale- che siano camerieri, cuochi, pizzaioli, e altre figure per il comparto - diventa sempre più complicato. Una situazione che già in diversi gestori si ritrovano ad affrontare. Perchè, paradossalmente, il settore sembra aver recuperato il gap venutosi a creare con il Covid, quando a causa delle chiusure forzate tanti locali avevano faticato a ripartire. «E’ una situazione – spiega Dania Sartorato, presidente dell’Unione provinciale Confcommercio – che sta ritornando ai livelli di pre Covid. Basti pensare che oggi, per uscire a pranzo o a cena, è sempre consigliabile prenotare altrimenti si rischia di non trovare posto».


IL LUOGO
Il ristorante Quattro Corone è uno dei luoghi cult di Oderzo. E’ nel cuore cittadino, presenza storica fin dall’Ottocento; è molto amato dai clienti, sia per le specialità che propone, vi si ritrovano anche i piatti della tradizione veneta, sia per il suggestivo plateatico che viene allestito nella bella stagione, con i tavoli all’esterno a pochi passi da piazza Grande. «Queste difficoltà nel trovare personale non sono comunque specifiche della ristorazione – prosegue la presidente Sartorato -. Oggi tutte le aziende faticano nel reperire capitale umano. Le cause sono sicuramente molteplici. C’è stato il Covid, con le chiusure molti dipendenti si sono trovati un altro lavoro e non sono più ritornati nel settore. C’è il calo demografico che si fa sentire, mancano i giovani, proprio non ci sono i numeri. Quand’anche ci sono, o studiano, o comunque non hanno quell’attitudine che avevano i ragazzi di un tempo, che si trovavano un lavoretto per pagarsi il motorino e l’auto. Le famiglie non sono più numerose come un tempo, la situazione economica è certo migliore rispetto a trent’anni fa».


LA SITUAZIONE
In Fipe-Confcommercio la situazione è attentamente monitorata. «Un consiglio che diamo è quello di semplificare i menù specializzandosi. Inutile tenere un menù con decine di portate che impegna molto personale. E’ preferibile una selezione curata, con proposte particolari che i clienti apprezzano. Così si “libera” personale, non è necessario tenere una persona dalla mattina fino alla sera. Va tenuto conto - prosegue la presidente - che oggi le esigenze dei collaboratori sono cambiate, molta importanza viene data al tempo libero. Non c’è comunque solo questo: attraverso la formazione cerchiamo di appassionare a questo mestiere». Inserendo nella formazione anche l’approccio al turismo.

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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