Meteo pazzo e agricoltura: dopo il caldo e le gelate scatta l'allarme grandine

Domenica 21 Aprile 2024 di Mattia Zanardo
Un vigneto danneggiato dalla grandine

TREVISO -  Oltre (e ancor più) del gelo, a minacciare campi e vigneti trevigiani è ora la grandine. Ancora una volta, l'andamento meteo anomalo non fa dormire sonni tranquilli agli agricoltori trevigiani: all'anticipo d'estate delle scorse settimane, in questi giorni è seguito quasi un ritorno d'inverno, con un brusco abbassamento delle temperature. «Speriamo di aver evitato le gelate. Da qui a settembre, quello ci preoccupa di più sono le grandinate: come abbiamo purtroppo visto negli ultimi anni, sono il pericolo numero uno - sottolinea Giorgio Polegato, presidente della Federazione provinciale di Coldiretti - Pressochè ogni temporale, scarica da qualche parte una violenta grandinata.

Basta vedere cosa è accaduto di recente nel Vicentino».

Clima pazzo

Proprio per cercare di contenere gli effetti di questi eventi atmosferici estremi, un numero crescente di imprenditori agricoli ha stipulato apposite polizze assicurative: «Siamo la provincia italiana con la maggior quota di assicurati: ormai è coperto il 60% della superficie vitata, che è quella più a rischio. Se non altro possiamo disporre di questo paracadute, ma, ovviamente, la speranza è di non dover farvi ricorso. Anche perché in queste ultime stagioni, sempre più spesso assistiamo a grandinate molto più intense rispetto al passato e, dunque, provocano danni ingenti».

Le temperature

L'altro fronte riguarda il freddo fuori stagione: nei giorni scorsi, nella Marca, la minima ha sfiorato lo zero a Follina, nel Quartier del Piave si è attestata tra uno e 2 gradi, a Treviso città non ha superato i 2,7. Il clima mite delle scorse settimane ha favorito una precoce ripresa vegetativa di molte colture. Adesso, una gelata potrebbe assestare un duro colpo soprattutto a viti e alberi da frutto. «Queste temperature non sono certo l'ideale, ma finora fortunatamente non registriamo grossi problemi - conferma il presidente Polegato - Se però dovessero scendere ulteriormente, andando sotto zero, con le gemme già uscite, sarebbe un disastro. Anche perché si può far poco : sì ci sono dei 'riscaldatori' che si possono accedere tra i filari, ma hanno un'efficacia limitata, a fronte di alti costi, e soprattutto sono utilizzabili di fatto solo in appezzamenti di pochi ettari». L'auspicio è di superare indenni i prossimi giorni, quando il periodo più critico dovrebbe essere alle spalle. Molti coltivatori, anche nel Trevigiano, ricordano la grave gelata primaverile del 2017: «La precedente risaliva a 60 anni prima. Se ora si ripetesse dopo così pochi anni, vorrebbe dire che non si tratta più di un fenomeno sporadico ed eccezionale, con tutte le conseguenze del caso».

Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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