CASTELLO DI GODEGO (TREVISO) – Non sono ancora finiti i guai per il sindaco di Castello di Godego Diego Parisotto, denunciato da un residente per non avere restituito 2.300 euro ricevuti in prestito. Adesso viene al pettine un altro nodo. Era amministratore di sostegno di un portatore di handicap, residente a Castello di Godego, ma è stato sollevato dall’incarico su disposizione del giudice tutelare.
I primi segnali - a detta dei consiglieri - sarebbero emersi già a gennaio, poco dopo che C.N. aveva consegnato la somma al primo cittadino, con la promessa di una restituzione entro due giorni, cosa - secondo la denuncia - non ancora avvenuta a due mesi di distanza. Ed è stato proprio C.N., a gennaio ad avvicinarsi a un consigliere di Godego Viva, Pier Antonio Nicoletti, mentre stava parlando in piazza a Castello di Godego con un agente della polizia locale. Secondo quanto riferito dai consiglieri, C.N. «lamentava la mancata restituzione di una somma di denaro prestata al sindaco. Di questo fatto è depositato agli atti in Comune un regolare rapporto del vigile, come comunicatoci dal comandante della polizia locale». Nel tentativo di riottenere la somma prestata, C.N. aveva successivamente inviato due lettere di diffida al sindaco, rimaste senza esito, fino alla decisione di presentare, a metà febbraio, formale denuncia ai carabinieri nei confronti del primo cittadino.
GLI ALTRI
Questa azione avrebbe convinto altre persone a parlare con i consiglieri di opposizione. «Giovedì 14 marzo siamo stati contattati come gruppo di minoranza da altri cittadini che lamentavano la medesima situazione, ponendoci a conoscenza di denunce già presentate in tal senso ai carabinieri». Il giorno dopo, il 15 marzo, durante il consiglio comunale i quattro consiglieri volevano presentare una interpellanza sul tema. Ma Parisotto ha disertato la seduta, delegando il vice Enrico Barichello. L’opposizione, a questo punto, alza il tiro e chiede le dimissioni del sindaco e dell’intera maggioranza. «Temiamo che il problema possa essere più grave ed esteso di quello finora emerso. Se così fosse, risulta evidente l’inidoneità di questa amministrazione nel rappresentare la comunità godigese» avevano ripetuto. Per Godego Viva è indispensabile la convocazione di un consiglio comunale urgente, un’assemblea pubblica per discutere del tema.