Rovigo al voto. Il centrodestra corre con Valeria Cittadin. Giochi ancora aperti nel centrosinistra

Venerdì 29 Marzo 2024 di Nicoletta Canazza
La candidata Valeria Cittadin (seconda da destra) candidata del centrodestra a Rovigo

ROVIGO - Un centrodestra unito, con figure credibili e di elevata esperienza amministrativa e professionale che porteranno idee nuove, efficaci e concrete per la città. Così si presenta il centrodestra polesano che si è incontrato ieri nella sede di FdI per il via libera ufficiale alla candidatura di Valeria Cittadin a sindaco di Rovigo. «Sento la grande responsabilità - ha affermato la candidata sindaco Valeria Cittadin - di questo impegno e sono grata per la fiducia che mi è stata accordata. Non sono abituata a lavorare da sola, quindi dialogo e confronto saranno i miei criteri guida oltre all’ascolto dei cittadini. Ora puntiamo a stilare un programma realistico per la città dato che le risorse sono limitate e non è il caso di fare promesse che non sarà possibile mantenere. Abbiamo un gruppo coeso e serio, il che ci permetterà di lavorare bene. Ci potranno essere situazioni con posizioni diverse, ma mi propongo di essere una figura di sintesi. Venendo dal sindacato non considero negativa la parola “mediazione”, anzi. La mediazione interna sarà permetterà la lavorare per una vera condivisione sugli obiettivi prioritari». 
Una presentazione cui hanno partecipato tanti rappresentanti e iscritti ai vari schieramenti dell’alleanza. «L’obiettivo è vincere al primo turno e sono sicura che sarà così», afferma Valeria Mantovan, segretaria provinciale di Fratelli d’Italia.
Per Alberto Viaro (Coraggio Italia): «La gente ha bisogno di praticità e risposte.

Ora dobbiamo lavorare per mettere a punto un programma con poche cose, ma utili alla città». Soddisfatto anche il segretario della Sezione Lega di Rovigo, Riccardo Ruggero: «Il dialogo interno e con gli alleati ha portato alla migliore scelta possibile come candidato sindaco unitario per Rovigo. Grazie alla sua notevole esperienza e alle sue ottime capacità manageriali, Valeria Cittadin potrà offrire la buona amministrazione che la città merita dopo i disastri della precedente giunta di centrosinistra per un rilancio oggi sempre più necessario. Il centrodestra ha dimostrato compattezza e maturità poiché, mettendo da parte i personalismi, si è trovato un candidato unitario e di alto profilo». Una formula allargata, quella del centrodestra, che potrebbe riproporsi, con qualche modifica, anche per Lendinara. «Più delle idee, per la città contano i fatti», sottolinea il sindaco Luigi Viaro.


IL PROGRAMMA
Quanto al programma, il centrodestra punta a una proposta chiare basata su pochi punti fondamentali. «Chi governa la città deve farsi carico dei bisogni delle persone - continua Cittadin -. Il nostro vescovo ha dato un’indicazione forte sulle esigenze della città richiamando la politica alle sue responsabilità. Pensiamo agli anziani e ai servizi, alle iniziative per i giovani, alle famiglie e al commercio, che rappresenta la parte vitale di una città, e c’è il tema della residenzialità. Verrà privilegiato l’ascolto, entrando nel merito delle questioni senza cedere a personalismi. Le buone idee non hanno colore di partito». 


TENSIONI 
Quanto alle tensioni recenti con la formazione Noi Moderati: «Abbiamo avuto da Roma assicurazione del sostegno alla candidatura di Cittadin» ha detto il parlamentare Piergiorgio Cortelazzo (FI). Un’affermazione cui risponde a distanza Massimo Carravieri, coordinatore provinciale di Noi Moderati. «Attendiamo da quattro mesi di essere coinvolti. La nostra intenzione è correre in solitaria. Se mai dovessero esserci sviluppi sarà il presidente Maurizio Lupi a prendersene la responsabilità».

QUI CENTROSINISTRA 

giochi aperti in casa del centrosinistra. Resta in ballo l’ipotesi Silvia Menon, attorno a cui si era cercato a lungo di cucire il campo largo, ma prende quota nel Partito Democratico il nome dell’avvocato Palmiro Tosini per la corsa alla poltrona di sindaco. L’ostacolo da superare sono le alleanze, aspetto già all’esame del direttivo dem che si è svolto ieri sera. Il nome dell'avvocato Tosini circolava come papabile per Palazzo Nodari insieme a quello del deputato Alessandro Zan indicato tra i candidati Pd alle europee; scelta che, in caso di elezione a Bruxelles, avrebbe liberato il posto a Roma per Nadia Romeo, prima dei non eletti alla Camera. Ora che le indicazioni delle varie forze si muovono in due direzioni diversa è aperta più che mai la discussione sulle alleanze alla luce della ridefinizione del campo largo cui si puntava inizialmente. L’accordo con Azione scioglierebbe le riserve di Silvia Menon. Palmiro Tosini conferma la disponibilità. 


LA CANDIDATURA 
«Se il Partito democratico sostiene la mia candidatura - precisa Tosini - correrò con una mia lista dove entreranno professionisti e rappresentanti delle categorie cittadine per una campagna elettorale seria fatta di persone che si confrontano su programmi e obiettivi. Ho dato la mia disponibilità a partecipare alla competizione a condizione che ci si confronti con gli avversari in modo costruttivo su obiettivi e progetti. È tempo di lasciare da parte i “mezzucci” e lavorare seriamente per Rovigo. Ho le mie idee sulla città dato che la vivo e ne constato le carenze». Tosini punta su una campagna elettorale all’insegna della correttezza e fatta di persone che si mettano a disposizione per i programmi da realizzare. Servizi e viabilità sono in cima alla lista delle priorità cittadine insieme agli interventi per terziario, commercio e sport. «Rovigo è una città che sta invecchiando - precisa Tosini - bisogna agire per invertire la tendenza con azioni mirate per i giovani e le famiglie, servizi che aiutino la conciliazione famiglia-lavoro per le donne. Terziario e commercio hanno bisogno di interventi per rivitalizzare e dare sostegno al tessuno economico cittadino. Quanto allo sport, abbiamo una squadra di rugby che gioca nel campionato di serie A, perché non si possono attirare energie per far crescere a pari livello anche la squadra cittadina di calcio, attualmente in Promozione?». 
Come detto, per il Pd, l’ipotesi Menon è ancora sul tavolo, ma restano da definire le alleanze, anche con le liste civiche. «La discussione è aperta - precisa l’ex deputato dem Diego Crivellari -. Bisogna capire cosa accade nel centrosinistra. L’attuale frammentazione impone però di trovare alleati».


DIALOGO APERTO 
La nota positiva è che è ripreso il dialogo per superare divisioni e personalismi. L’obiettivo ora è individuare nomi e soluzioni che mettano d’accordo tutti. «Perché si possa definire il quadro - commenta Graziano Azzalin - servirà forse ancora qualche giorno. Da questo punto di vista, indicazioni più chiare verranno dopo le festività pasquali. La pausa darà modo al Pd di valutare se andare al voto con più o meno forze, restringendo quel campo largo su cui si lavorava all’inizio. A cavallo della Pasqua si chiuderanno i giochi verificando chi ha dato disponibilità e chi si è preso tempo per riflettere».
Mentre il centrodestra si è compattato su Valeria Cittadin, il centrosinistra resta frammentato tra la propota dell’avvocato ed ex vicesindaco Ezio Conchi, Federico Frigato che corre con “Rovigo si ama” e l’ex sindaco Edoardo Gaffeo. Salvo sorprese dell’ultima ora, il centrosinistra rimanderà le scelte a dopo Pasqua. 

OUTSIDER

Nella corsa alla poltrona di sindaco c’è anche un outsider, Enrico “Belli” Bellinello, gestore di locali e bartender oltre che promotore di eventi a favore del mondo giovanile, che sarà a capo della lista “Rovigo Ci Piace!”. Già candidato alle elezioni provinciali, ha ricoperto negli anni incarichi amministrativi in enti di secondo grado a livello territoriale e nazionale. Ultimamente ha gestito e contribuito a presentare la lista “3 Torri Badia Ci Piace!”. La lista “Rovigo Ci Piace!” va a rafforzare il progetto politico civico di "Polesine Ci Piace!” che raccoglie le varie espressioni locali a livello sociale. «Ci saranno - spiega Bellinello - anche altri nostri candidati nei vari comuni che vanno al voto, tra cui Lendinara con “Lendinara Ci Piace!”, e cercheremo di proporre nostri simpatizzanti nelle liste civiche dove si andrà al voto». Il programma della sua lista è articolato. «Sette i punti cardine per la città: la sicurezza stradale e la viabilità, col rifacimento di strade e marciapiedi; qualità e sicurezza idrogeologica di tutti punti nevralgici; la costituzione di un'Agenzia Rovigo per il Polesine per il comparto turistico, culturale ed economico; “Rovigo città outlet” dal giovedì alla domenica, con parcheggi gratuiti ed eventi nel centro; plateatici gratuiti per le attività di ristorazione, intrattenimento e aggregazione; attenzione e promozione territoriale delle attività sportive, anche minori; aggregazione di tutti i comuni della destra Adige, da Badia, porta d’ingresso economica del Polesine, fino ad Adria, porta del Delta, con in mezzo Lendinara, Fratta, Lusia, Costa di Rovigo, Villadose; il Basso Adige come realtà economica di completamento con “Rovigo Città Grande” da oltre 100mila abitanti. Enrico “Belli” Bellinello infine intende correre con la lista “Rovigo ci piace!” rimanendo equidistante sia dal centrodestra sia dal centro sinistra e rimarcando una posizione al “centro” per il bene di tutti i cittadini.

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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