Effetto igloo sotto la valanga: scialpinista polesano salvo dopo 23 ore a -15, ma è ancora gravissimo

Il 54enne di Villanova Marchesana aveva una temperatura corporea di circa 24 gradi quando è stato recuperato

Sabato 28 Gennaio 2023 di Redazione Web
Carluccio Sartori

BOLZANO - È ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Bolzano lo scialpinista polesano Carluccio Sartori che è miracolosamente sopravvissuto per quasi 24 ore sotto una valanga in val Badia, deve la vita all'effetto igloo (una sorta di caverna di ghiaccio che si è formata attorno a lui) ma è rimasto comunque a una temperatura di 15 sottozero. Il 54enne di Villanova Marchesana (Rovigo) aveva una temperatura corporea di circa 24 gradi quando è stato recuperato, ma era comunque in grado di capire e di parlare.

Era partito la mattina di giovedì scorso, 26 gennaio, per un'escursione sulle Dolomiti. L'allarme è stato dato in serata dai familiari, perché non si era presentato al Camping Sass Dlacia a San Cassiano, dove avrebbe dovuto passare la notte.

Ancora di notte squadre del soccorso alpino di Alta Badia e San Cassiano hanno iniziato le ricerche che si sono però presentate molto complesse, non solo per il buio, ma anche perché Sartori non aveva lasciato detto dove era diretto. Il pericolo valanga nella zona è marcato (grado 3 di 5). Sui pendii in questi giorni si sono registrati diversi distaccamenti spontanei. I soccorritori hanno perciò dovuto agire con grande cautela.

Per fortuna la neve non lo ha ricoperto totalmente: solo un braccio è rimasto fuori.  Aveva con sé il dispositivo Arva, l'apparecchio elettronico per localizzare sepolti sotto le valanghe.

L'ALLARME

A dare l'allarme è stata la figlia Irene Sartori.  «Abbiamo sorvolato tutta la zona, dal Piz Lavarella al Fanes fino a passo Falzarego controllando diversi coni di valanghe», racconta Hubert Messner dell'Aiut Alpin Dolomites ai giornalisti. Sotto l'elicottero, come avviene in questi casi, era appesa l'antenna che capta i segnali dell'Arva. «Avevamo ancora poco  carburante e abbiamo deciso di sorvolare solo il Setsass, prima di tornare alla base a Pontives e lì in cuffia abbiamo sentito il bip-bip dell'Arva, prima singoli e poi a intervalli sempre più ristretti».

I SOCCORSI

I soccorritori hanno individuato e poi liberato lo scialpinista che si trovava in una sorta di camera strettissima tra grossi cubi di neve duri come il cemento. Questo gli ha però consentito di respirare, grazie al cosiddetto "effetto igloo" il 54enne è sopravvissuto nonostante la temperatura di notte fosse scesa a -15 gradi pur senza giacca a vento che era nello zaino, come fa spesso chi sale con le pelli di foca. Si presume che l'incidente sia avvenuto giovedì verso le ore 12, mentre il ritrovamento è avvenuto ben 23 ore più tardi.

LE CONDIZIONI

E' ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Bolzano in prognosi riservata. La fase di riscaldamento di pazienti in forte stato di ipotermia è molto delicata. Le prossime ore saranno decisive. Il bollettino di stamani - 28 gennaio - parla di miglioramento delle condizioni: è stato risvegliato dal coma farmacologico, ma resta in terapia intensiva. 

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 00:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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