CASTELMASSA - L'ecovandalo ha abbandonato rifiuti, ma è stato scovato, multato e denunciato. È accaduto a Castelmassa: i fatti risalgono a gennaio, ma sono stati resi noti soltanto pochi giorni fa. Continua la lotta all’abbandono dei rifiuti da parte del comando di polizia locale Polesine Superiore.
I RISULTATI
La gestione associata dell’attività della polizia municipale è stata di volta in volta rinnovata, nonostante negli anni i comuni altopolesani di Melara e Castelnovo Bariano abbiano deciso di non prorogarne l’adesione. L’attività della polizia municipale, nell’ultimo periodo, ha registrato alcuni importanti risultati. Continua, infatti, l’azione di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e della tutela dell’ambiente nel territorio dei comuni altopolesani di riferimento. Nel mese di gennaio, durante il servizio di pattugliamento urbano, gli agenti appartenenti al Comando di polizia locale Polesine Superiore hanno rinvenuto due ingenti quantità di rifiuti depositati nei pressi della sommità arginale sinistra nel territorio del comune di Castelmassa. Dopo aver concluso le operazioni relative alla messa in sicurezza dell’area interessata, la polizia locale ha dato inizio all’attività di indagine, che ha portato a spaziare tra elementi di carattere penale e norme di carattere amministrativo ascritte al “Regolamento di sicurezza e polizia urbana”.
L’INDAGINE
Esaminato meticolosamente il materiale rinvenuto, raccolte le opportune informazioni ed analizzate le immagini della videosorveglianza, gli operatori di polizia locale sono riusciti ad individuare l’autore dell’abbandono, che – grazie alla collaborazione dei Carabinieri di Castelmassa – è stato prontamente identificato e denunciato a piede libero in quanto, da ottobre, anche l’abbandono di rifiuti da parte del privato ha rilevanza penale. L’indagine compiuta rientra nelle operazioni di vigilanza ambientale attuate ormai quotidianamente dalla polizia locale “Polesine Superiore”, anche avvalendosi di sistemi mobili di videosorveglianza (foto-trappole), che possono portare a denunce a piede libero e alle sanzioni amministrative, sia agli obblighi di ripristino dei siti contaminati con la condotta sanzionata. «Un ottimo risultato per il servizio di polizia municipale “Polesine Superiore” e per la difesa del nostro territorio», ha commentato il sindaco Luigi Petrella.