Entro il 2030 un parco a 10 minuti a piedi da ogni abitazione del capoluogo

Sabato 20 Gennaio 2024 di Elisa Barion
Uno scorcio del parco della Tassina, quartiere a ovest del capoluogo

ROVIGO - Da qui al 2030, ogni rodigino avrà la possibilità di raggiungere a piedi dalla propria abitazione un’area verde nel giro di 10 minuti. È uno dei punti cardine fissati nel Masterplan del verde che l’assessore allo Sviluppo sostenibile Dina Merlo ha illustrato ieri dopo che il documento ha ottenuto il via libera dalla giunta.
L’approvazione segna l’inizio di un percorso verso una città più verde, programmando il lavoro da fare nei prossimi anni per raggiungere gli obiettivi indicati, ma ha già maturato due anni di lavoro svolto a monte del Masterplan e poi confluito in quello che Merlo spiega essere «il primo Piano del verde urbano di Rovigo, che indica la strategia complessiva dello sviluppo del verde pubblico in città, con l’obiettivo temporale che traguarda il 2030. Si tratta di uno strumento di pianificazione del verde che si collega e si integra alla pianificazione urbanistica generale contenuta nel Piano degli interventi e settoriale, come il Piano del traffico ed il Biciplan, con particolare collegamento a quella che riguarda aspetti della sostenibilità indicati nel Paesc, Piano di azioni per l’energia sostenibile e il clima».
Il Piano è in continuo aggiornamento.

Basti pensare che alla documentazione complessiva manca attualmente un censimento di tutti gli alberi presenti nelle aree pubbliche della città. «È una delle azioni previste dal Piano – spiega Merlo - e sarà realizzata nel corso di quest’anno da Asm», la municipalizzata del Comune di Rovigo che gestisce in house il servizio di manutenzione del verde pubblico del capoluogo. 

CENSIMENTO ALBERI
«Il censimento si farà su alberi di una certa rilevanza – aggiunge - che una volta censiti vengono poi seguiti con le operazioni successive per rilevarne eventuali criticità o potenzialità». D’altra parte, si conosce bene quale sia il valore e l’importanza degli alberi, come evidenzia l’Ispra, per l’impatto positivo che questi hanno sull’assorbimento della Co2 e la riduzione dell’inquinamento, il contrasto ai cambiamenti climatici e, in generale, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. 
«In questi ultimi anni abbiamo investito nella creazione di boschi urbani di mitigazione come nell’area di via Lina Merlin ed il Bosco dei nuovi nati - riprende Merlo - la riqualificazione di aree verdi esistenti per aumentare gli spazi verdi a disposizione dei cittadini per la vita all’aria aperta, come nel caso di parco Brunelleschi e parco David Sassoli in Tassina, delle aree verdi con funzione estetica come piazza XX Settembre e servizi ecosistemici. Si è manifestata quindi la necessità di riordinare e programmare gli interventi in un piano organico complessivo, partendo dall’esistente, classificando le tipologie di verde che hanno una diversa funzionalità, con individuazione e qualificazione di aree che vadano a comporre una cintura verde urbana, già in parte delineata, con funzione di rete ecologica ma anche di un sistema di collegamento fra le aree verdi, inserite nel circuito del Biciplan, cioè del sistema della ciclabilità urbana con funzione di collegamento alle frazioni, e del turismo lento che si coordina alle reti ciclabili principali nazionali e internazionali che seguono l’argine dell’Adige, Adigetto e Canalbianco». 

LE AREE VERDI
Il tutto realizzato in modo coerente con gli obiettivi fissati dall’Agenda Onu 2030. E se dalla “Città dei 10 minuti” alcune zone, come le frazioni di Boara e Mardimago, risultano attualmente escluse perché le aree verdi presenti sono solo quelle associate ai campi sportivi, «dunque vanno incrementate», dal questionario sottoposto ai cittadini in fase di redazione del Masterplan è emersa una generale soddisfazione da parte dei cittadini per la presenza e lo condizione delle aree verdi pubbliche. «Sono 475 i cittadini che hanno risposto al questionario online – spiega Merlo – di varie classi età, soprattutto di età compresa tra i 36 e i 65 anni, con il 90% che risulta residente suddivisi nei diversi quartieri ma anche molti pendolari. Un dato interessante è che la maggioranza degli utenti si reca nelle aree verdi perché ci porta i bambini, ma molti vanno anche a camminare o leggere, si trovano con gli amici e a fare attività fisica. La permanenza è di un’ora per il 50% e a meno di 10 minuti dalla abitazione arriva il 31%. Il parco è pulito e curato bene per il 56% delle risposte mentre la dotazione di alberi e piante nel parco per il 55% è adeguata, il 14% ottima. Chi segnala una carenza, invece, lo teniamo presente».
I risultati del questionario e il Masterplan del verde saranno comunque presentati nel corso di un incontro pubblico che l’assessore Merlo ha in programma di fissare prossimamente.

Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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