Il miele del Delta conquista la stella di qualità al concorso Great Taste

La varietà rara “Amorpha” dell'Apicoltura Marangon si è imposta tra gli esperti inglesi

Lunedì 28 Agosto 2023 di Anna Nani
Gina Imperatrice e Alessio Marangon mostrano la stella Great Taste riconosciuta all'Apicoltura Marangon

PORTO TOLLE - Un miele internazionale che ha viaggiato da Porto Tolle a Londra. A tre anni di distanza dalla Goccia d’oro il miele di Amorpha prodotto dall’Apicoltura Marangon ha, infatti, conquistato una stella al Great Taste: concorso gastronomico internazionale che si tiene ogni anno in Inghilterra. «Abbiamo seguito il consiglio del nostro amico Lorenzo Mischiatti di Taglio di Po che ha partecipato e vinto nel 2020 con Mister Caffè: in inverno abbiamo spedito il miele e primi di agosto ci hanno comunicato di aver ricevuto una stella di qualità – racconta la titolare dell’azienda mellifera Gina Imperatrice -. È stato un modo per valorizzare in una vetrina internazionale il nostro prodotto, e per l’occasione abbiamo mandato proprio il miele di Amorpha che è una pianta infestante tra le più nettarifere del nostro territorio». 


CONCORSO INTERNAZIONALE
Solo il 25 per cento dei partecipanti che passa il turno riesce a conquistare una stella (il 60% solitamente viene scartato in fase selettiva), la percentuale si abbassa per chi ne riceve due (in media il 10%) e ulteriormente chi prende le 3 stelle (solo il 5%). «Un miele fruttato dalle note floreali, fresco, vellutato, dal colore bello e luminoso» così lo hanno descritto gli inglesi che se ne sono innamorati al punto da assegnargli una stella. La passione per allevare api per produrre miele è nata nel marito Alessio Marangon nel 2017 quasi per gioco, la prima produzione vera e proprio è arrivata nel 2018. Nel 2020, quando hanno vinto la Goccia d’oro, in produzione c’erano 50 arnie, tre anni dopo, nonostante una pandemia di mezzo, sono arrivati a 200 anche se in produzione non sono più di 150. 
«Le piccole produzioni locali (Ppl) come noi non hanno più il limite della quantità di arnie, così dall’anno scorso le abbiamo raddoppiate tenendo conto che può sempre capitare qualcosa – spiega l’imprenditrice che gestisce questa azienda insieme al marito da cui prende il nome -.

Sono sempre in laboratorio perché produciamo anche i derivati come il polline fresco, nel frattempo gestiamo il nostro emporio dove le persone possono trovare una dozzina di tipi di miele». 


DOLCI PRELIBATEZZE 
Oltre al miele di Amorpha nell’estremo Delta vengono prodotti anche quello di lavanda, erba medica, colza, coriandolo e acacia, cui devono aggiungersi i tre tipi di millefiori. «Abbiamo i fiori del Delta un millefiori dal gusto classico – evidenzia Imperatrice -. Il Sacca dove si può ritrovare il limonium che vegeta nelle lagune e Gnocca che invece produciamo in tarda estate dove si trova rovo con una prevalenza di tamerici, proprio per questa caratteristica abbiamo deciso di mandarlo ad altri due premi. Produrre miele di tamerici è molto difficile perché è una pianta secca che si trova nelle zone marittime e non sempre da nettare, quest’anno però grazie alle piogge fuori periodo c’è stata un’abbondante fioritura».
Alessio Marangon poi ha allargato i suoi orizzonti per produrre il miele di barena porta le proprie arnie nelle lagune di Chioggia, mentre quest’anno ne ha spediti alcune in montagna dando vita al miele di rododendro con sei arnie poste a 1.800 metri ad Arabba, Belluno mentre altre sono state poste a Teolo (Padova) per il miele di castagno. L’anno scorso, la siccità stava mettendo in difficoltà anche l’apicoltura, nemmeno quest’annata è stata semplice per le piogge eccessive». 

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