Il Friuli verso il voto: fare il sindaco piace a pochi, 27 Comuni con un solo candidato

Mercoledì 8 Maggio 2024 di Loris Del Frate
Elezioni, si vota il 9 giugno

PORDENONE/UDINE - Al netto di eventuali esclusioni che i vari uffici circoscrizionali potrebbero fare nel caso in cui i documenti non fossero a posto, si è chiuso ieri, 7 maggio, il primo tempo di quelle che saranno le elezioni amministrative in Friuli Venezia Giulia. Sono 114 i Comuni in cui si rinnova il sindaco e l'intero consiglio comunale tra cui 81 in provincia di Udine, 16 in quella di Pordenone, 15 nell'isontino e tre in provincia di Trieste.

Sono due i dati che emergono dopo la presentazione di candidati e liste.

LE DIFFICOLTÀ
Se da un lato è vero che ci sono delle eccezioni, come il comune di Grimacco (Udine) che con meno di 300 abitanti è riuscito a sfornare ben tre candidati sindaci e altrettante liste collegate, oppure i Municipi di Trieste dove per tre poltrone di pelle si sono messi in fila ben 10 candidati sindaci, è altrettanto vero che soprattutto i Comuni più piccoli (ma anche alcuni medi) sono in difficoltà a trovare persone che si vogliono impegnare. Lo dicono i numeri impietosi: sono ben 27 i Comuni in cui si è presentato un solo candidato e quindi se la dovrà vedere contro il quorum. In pratica per essere eletti dovranno superare il 50 per cento più uno degli elettori iscritti alle liste che si presentano al voto. Non è un compito facile. Chi non ce la farà, ovviamente, avrà perso la sfida e il Municipio verrà commissariato sino alle prossime elezioni amministrative. Nel dettaglio Udine ha 23 comuni con un solo candidato, 2 Pordenone e Gorizia.

L'ANCI
Una difficoltà quella di reperire candidati alla carica di sindaco sottolineata anche dal coordinatore Anci dei piccoli Comuni, Franco Leonarduzzi. «Su 81 comuni nel territorio dell'ex provincia di Udine ben 23 avranno una lista unica e questi numeri evidenziano il grave depauperamento della democrazia. La condizione dei piccoli Comuni è sempre più difficile e la mancanza di personale certo non aiuta coloro che decidono di impegnarsi nell'amministrazione. Da anni denunciamo che la difficoltà e l'impegno ad amministrare i comuni sta diventando sempre più difficile e quindi non attrattivo. Si comincia a non percepire più la democrazia come un valore. Svuotando i piccoli comuni, assieme allo svuotamento dei partiti, si svuotano anche le occasioni per creare classi dirigenti competenti».

CORSA ALLE POLTRONE
Ma la crisi delle "vocazioni" a fare il sindaco, salvo alcuni casi in cui ci sono candidati che lo hanno già fatto per due e anche tre mandati, lo si percepisce anche per il fatto che il numero complessivo dei potenziali primi cittadini rispetto ai Comuni che vanno al rinnovo, è decisamente basso. Complessivamente, come detto, sono 114 i Municipi che cercano il padrone di casa e ci sono invece 224 candidati complessivi. Questo significa che neppure sommando quei territorio in cui ci sono tre o anche quattro in corsa per una sola poltrona, si raggiunge l'equilibrio di uno contro uno in tutti i Comuni. Come dire che è la prima volta che accade, anche se la crisi di candidati è già da parecchio tempo che va avanti, ma adesso ha raggiunto il picco più alto. Del resto questa crisi va di pari passo con la disaffezione degli elettori ad andare alle urne. Un segnale che potrebbe essere ulteriormente evidenziato con il voto delle Europee che da tempo perdono consenso e votati.

LE TAPPE
Ora che il primo step è stato superato (fatte salve le verifiche degli uffici circondariali) il secondo sarà quello legato alle estrazioni per il posto nelle schede per arrivare all'8 e 9 giungo quando su voterà. A questo proposito quest'anno c'è una novità: di fatto il silenzio elettorale non ci sarà, almeno come è stato inteso sino ad oggi. Il fatto di votare il sabato, infatti, dalle 15 alle 23, consentirà di poter utilizzare il venerdì sino a mezzanotte. Sabato 8 si apriranno le urne nel pomeriggio per chiudersi alle 23. Riapertura il giorno successivo alle 7 e avanti nei seggi sino alle 23. Il tempo di contare le schede e si inizierà subito lo spoglio delle Europee. Questo significa che per conoscere il nome dei friulani eletti a Bruxelles, si dovrà attendere l'alba del lunedì e molto probabilmente la certezza la sua avrà solo nel tardo pomeriggio. Intanto alle 14 si spoglieranno le amministrative con i 114 Comuni in corsa. Non ci sono ballottaggi, il comune più grande al voto, Porcia, per qualche centinaio di residenti non arriva a 15 mila. In serata si dovrebbe avere lo scacchiere definitivo.
 

Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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