Stop agli autovelox per fare cassa: il nuovo codice della strada mette in crisi il bilancio dei Comuni

Non potranno essere utilizzati nelle zone 30 e nelle strade extraurbane sotto i 90 all'ora. La collocazione dei Velobox concordata con la Prefettura

Domenica 31 Marzo 2024 di Loris Del Frate
Autovelox in una foto d'archivio

PORDENONE/UDINE - Con le nuove regole che andranno a modificare il codice della strada e che sono già passate in uno dei rami del Parlamento, per i Comuni potrebbero esserci seri problemi nelle entrate del Bilancio. Già, perché le disposizioni volute dal Ministro Matteo Salvini parlano chiaro: gli autovelox non potranno essere utilizzati per fare cassa. Per questo il loro utilizzo sarà drasticamente ridotto.

Autovelox, le nuove regole

Gli autovelox, infatti, non potranno essere utilizzati nelle zone 30 delle città e dei Comuni, non potranno essere usati nei centri storici e neppure nelle strade extraurbane dove il limite di velocità è inferiore ai 90 chilometri all’ora. Un dato interessante: gli eccessi di velocità, misurati dagli autovelox, sia quelli mobili che solitamente vengono usati dagli agenti della Polizia municipale che quelli inseriti nei velobox (i barattoli arancioni che si vedono sulle strade) contribuiscono almeno per il 40 per cento degli introiti che vanno ai Comuni.

Non è ancora tutto. All’interno delle zone a traffico limitato, quando sarà attivo il nuovo codice i trasgressori, anche a fronte di più multe ne pagheranno una sola. La stessa cosa vale per gli autovelox. Sarà quella più salata.


Il ruolo delle Prefetture

Gli autovelox, in ogni caso, potranno essere utilizzati in incroci particolarmente pericolosi o su strada dove si verificano parecchi incidenti, ma in ogni caso le amministrazioni comunali non potranno installarli in autonomia, ma dovranno essere in accordo con le Prefetture che dovranno dare il via libera. Da segnalare che i soldi incassati dalla multe elevate per eccesso di velocità, hanno un vincolo di spesa: le amministrazioni possono utilizzarli solo per sistemare le strade, migliorare la segnaletica o acquistare strumentazioni per le polizia locali. 

Velobox: quelli da togliere


Da segnalare anche un altro fatto importante. I velobox che sono stati installati dove le nuove regole non li prevedono, dovranno essere tolti. «Non ho ancora esaminato la questione nel dettaglio - spiega il comandate della Polizia municipale, Maurizio Zorzetto - ma allo stato non mi pare ci siano velobox installati sul territorio di Pordenone in zone che con il nuovo decreto non sono previste. L’unico dubbio potrebbe essere all’interno delle zone 30. Ma come ho detto la questione è da verificare in tempi stretti».


Gli introiti tra Pordenone e Udine

Il 2023 è stato un anno record per le casse dei Comuni di Udine e Pordenone sul fronte degli introiti per le contravvenzioni. A Pordenone sono arrivati un milione e 400 mila euro, con un aumento del 70 per cento in più rispetto allo scorso anno. In questo caso, però, a fare innalzare l’asticella, non sono stati i velobox, ma gli ausiliari del traffico. A Udine c’è stato un boom, con due milioni e mezzo di introiti e con il 32 per cento legato agli autovelox. «Comuni grandi e che hanno un corpo di polizia municipale differenziato, ossia che possono giostrarsi su più fronti - afferma ancora il colonnello Zorzetto - avranno senza dubbio un calo, ma non sarà determinate, perché ci saranno altre entrate, penso ad esempio alla sosta vietata avendo personale in servizio sufficiente. Chi, invece, potrebbe avere delle ripercussioni più significative - conclude - possono essere quei Comuni che hanno basato gran parte dei loro controlli affidandoli ai velobox. In questo caso con le nuove limitazioni, il contraccolpo economico potrebbe essere decisamente più forte».


L’obiettivo sull'utilizzo degli autovelox

L'obiettivo di queste nuove norme per il Codice della Strada è quello di uniformità delle regole sull'utilizzo degli autovelox a livello nazionale per garantire una maggiore trasparenza e coordinamento nella loro applicazione e quindi che siano percepiti come strumenti utili e necessari per la sicurezza stradale, piuttosto che come una fonte di entrate.

Ultimo aggiornamento: 15:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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