Torna la batosta del carburante, benzina sempre più cara e ripartono le fughe in Slovenia

Giovedì 22 Febbraio 2024 di M.A.
Un distributore

L’inizio dell’anno in versione “soft” forse aveva illuso gli automobilisti del Friuli Venezia Giulia, che si consideravano fuori dal tunnel. Invece la spirale degli aumenti è tornata improvvisamente ad abbattersi sui cittadini, con il rischio che si possa innescare a breve il solito effetto a cascata che si verifica in questi casi, quando il prezzo dei carburanti finisce per riflettersi sui prodotti che per essere venduti hanno bisogno di essere trasportati.

Il costo di benzina e gasolio, infatti, è tornato a schizzare verso l’alto. E la mazzata si sente maggiormente per quanto riguarda i possessori di auto e mezzi pesanti a gasolio, dal momento che il diesel ha subito un rialzo superiore al 6 per cento. Siamo attorno al 5 per cento, invece, per quanto riguarda la benzina “verde”. E in Slovenia i costi restano al minimo, con la ripresa delle fughe oltre confine per il pieno. 


IL PANORAMA


Torna l’incubo alla pompa di benzina in Friuli Venezia Giulia. E ieri il sito dedicato che si può raggiungere dalla pagina ufficiale della Regione segnalava un prezzo massimo di due 2,2 euro alle pompe di benzina autostradali di Duino, in provincia di Trieste, e di Brugnera-Porcia sull’A28, quindi in provincia di Pordenone. Si tratta ovviamente di prezzi praticati in modalità “servito” sulle tratte autostradali. Quindi delle tariffe più costose, che però sono allo stesso tempo i termometri più affidabili quando si parla di rialzi. 
La situazione, infatti, non è poi così migliore se ci si trasferisce dalla rete autostradale alla viabilità ordinaria. In pochi giorni, infatti, i prezzi dei carburanti sono cresciuti molto anche sulle statali. Non considerando lo sconto regionale ancora in vigore in Friuli Venezia Giulia, infatti, si è arrivati - per quanto riguarda la benzina verde - quasi ovunque a superare l’euro e 80 centesimi al litro, mentre fino a poco tempo fa si era arrivati anche a quota un euro e 60 centesimi o poco più. Si tratta quindi dell’ennesima “batosta” per il settore dell’autotrasporto del Friuli Venezia Giulia, ma anche per tutti gli automobilisti che ogni giorno utilizzano la macchina per spostarsi e per lavorare. 
Il prezzo massimo del gasolio, invece, è stato segnalato dal sito della regione a quota 2,1 euro al litro, sempre in regime autostradale. Lungo la rete della viabilità ordinaria, invece, i prezzi ormai hanno superato l’euro e 80 centesimi. I dati si riferiscono al 20 febbraio, ma ieri sono stati registrati ulteriori rialzi alla pompa in tutto il Friuli Venezia Giulia. 


LA FRONTIERA


In corrispondenza dei distributori di benzina più conosciuti dai friulani appena oltre il confine di Stato con la Slovenia sono tornate a formarsi le code. Lubiana, infatti, ha mantenuto più basse le tariffe nazionali, con benzina e gasolio che al di là della frontiera non superano l’euro e 50 centesimi al litro. Significa che il pieno sloveno è tornato ancora una volta più conveniente, anche rispetto al prezzo che si paga in Friuli Venezia Giulia usufruendo dello sconto regionale sui carburanti. 


I CONSUMATORI


L’Osservatorio del Movimento difesa del cittadino Fvg ha esaminato l’andamento dei carburanti alla pompa accertando che, in sole sei settimane il prezzo medio della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3%; il prezzo della benzina in modalità self service è salito ancora attestandosi a 1,864 euro al litro, il gasolio a 1,832 euro al litro (un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto a inizio anno, mentre per il diesel si spendono 5,5 euro in più), e al di là dei casi limite dove i listini superano i 2,5 euro al litro, ci si deve attendere i conseguenti effetti diretti sui prezzi dei prodotti trasportati – che rappresentano l’88% della merce venduta in Italia – con un incidenza fino allo 0,6% sui listini finali dei beni venduti sugli scaffali di negozi e supermercati. «Un ulteriore aggravio di spesa da circa 4 miliardi di euro all’anno per le Famiglie», sostiene l’associazione. In base all’ultimo dato Unrae, circolano 39.272.000 autovetture, ossia in media 1,5 automobili a Famiglia residente: facendo una media tra benzina e gasolio, ai listini attuali le Famiglie si ritrovano a spendere complessivamente 10,8 miliardi di euro in più su base annua solo per i rifornimenti di carburante ai distributori su base nazionale.

Ultimo aggiornamento: 07:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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