VILLA ESTENSE - «Sette mesi di agonia. La dirigenza ora vada via!».
IL BERSAGLIO
Il bersaglio degli strali di mamme e papà è Annalisa Barion, da settembre 2023 alla guida dell’istituto comprensivo di Villa Estense. Le prime critiche mosse alla preside sono contenute in una lettera scritta a ottobre 2023 dall’ex presidente del consiglio d’istituto, Ornella Damolin: «Dall’avvio dell’anno scolastico, abbiamo percepito un crescendo di tensioni alle quali cerchiamo di dare una spiegazione. La situazione di conflitto su vari fronti c’è ed è reale, a partire dalle tante, forse troppe, novità sui servizi offerti, alcuni dei quali tuttora non partiti, che stanno disorientando le famiglie mettendole in difficoltà organizzative». Da allora la situazione pare essersi avvitata, tanto che, alla fine del primo quadrimestre, i genitori sono tornati alla carica con una lettera: «Le scelte attuate dalla nuova dirigenza si sono dimostrate inefficaci e dannose per il nostro istituto. Fin da subito, la sua modalità comunicativa ha portato a grandi fratture con gli insegnanti. A nulla sono servite le dimissioni rassegnate da referenti di plessi e insegnanti facenti funzione o le lettere dei rappresentanti dei genitori, che hanno tentato di mettere in guardia la dirigente sulle modalità adottate».
E ancora: «Fin dai primi mesi dall’insediamento, l’approccio della dirigente è stato caotico e ha limitato pesantemente il corretto svolgimento di tutte le attività interne alla scuola. Le difficoltà relazionali hanno portato ad una mancanza cronica di condivisione delle informazioni e la preside ha centralizzato sempre più le decisioni, bypassando le diverse figure preposte, come il collegio docenti e il consiglio di istituto». I momenti di confronto sarebbero spesso stati tesi.
Lo riferisce l’attuale presidente del consiglio di istituto, Erika Mariotti: «Discutevamo in un’occasione di attività didattiche. Ad un certo punto, la dirigente Barion ci ha detto che meritavamo solo il progetto dell’orto, perché siamo "degli agricoli". Non abbiamo querelato per quieto vivere e, comunque, l’agricoltura è una cosa nobile». In più di qualche caso, i genitori lamentano l’emanazione di circolari caotiche e contraddittorie, che si susseguirebbero precisando o smentendo quanto contenuto in precedenti documenti. «La mia opinione è che la nuova preside, che considero una donna intelligente e competente, voglia cambiare troppo e subito - spiega un amministratore del territorio - ma i cambiamenti sono processi graduali e andrebbero gestiti con giudizio. Viviamo in un contesto piccolo, che ha la fortuna di avere scuole frequentate da molti bambini e ragazzini provenienti da fuori. Senza quell’utenza, che ne sarà dell’istituto comprensivo? Alzare muri non serve, equivale a scavarsi una fossa da soli». La professoressa Barion, per ora, rimane sulle sue: «Sto gestendo la cosa e non voglio esprimere nessun commento finché non avrò concordato cosa dire. La mia posizione è un no comment». Stando a quanto si apprende, l’ufficio scolastico regionale avrebbe effettuato un’ispezione nelle scorse settimane, raccogliendo elementi idonei a comporre un quadro della questione.