Vigonza. Trovato un cadavere nel Brenta: è il ladro fuggito alla polizia

Giovedì 22 Febbraio 2024 di Lorena Levorato
Vigonza. Trovato un cadavere nel Brenta: è il ladro fuggito alla polizia

VIGONZA (PADOVA) - Il corpo ripescato ieri poco dopo mezzogiorno dalle acque del Brenta, è quello del ladro caduto nel fiume nella notte tra lunedì e martedì, mentre era in fuga dalla polizia.


LA CRONACA
Sono stati i sommozzatori dei Vigili del fuoco di Vicenza ad avvistare il cadavere nel corso d'acqua nel tratto in cui attraverso il comune di Noventa Padovana, in via Argine Sinistro Brenta, e poi a recuperarlo e riportato a riva, in attesa dei rilievi da parte del medico legale, giunto poco dopo.

Sul posto è arrivata anche una squadra della polizia Scientifica. Terminate le operazioni con l'esame esterno del corpo, la salma dell'uomo è stata messa a disposizione della procura. Nei prossimi giorni dal palazzo di Giustizia verrà disposta l'autopsia e gli esami di laboratorio per dare, con certezza, un nome e un cognome al corpo, partendo anche da uno zaino ritrovato.


Con tutta probabilità - comunque - si tratta del ladro fuggitivo di cui si erano perse le tracce la notte tra lunedì e martedì scorso, quando l'uomo, forse di nazionalità straniera, si è gettato nel Brenta, all'altezza di via Parenzo a Vigonza, dopo essere stato fermato sull'autostrada A4 da una volante della polizia Stradale, per scappare dagli agenti che lo avevano sorpreso insieme a un complice, durante un furto ai danni di un camion in sosta. Gettatosi nel fiume a Vigonza, la corrente del Brenta, piuttosto calma in questo periodo, deve averlo trascinato a valle fino a Noventa, dove il corpo è affiorato nel primo pomeriggio di ieri.


LA RICERCA
Le indagini per ritrovare il fuggitivo sono iniziate già la notte della scomparsa quando, dopo aver scavalcato il guardrail, pensando di garantirsi la fuga attraverso i campi, invece è finito nelle acque gelide del Brenta. Sono stati gli stessi poliziotti ad averlo visto annaspare e non più riemergere. Così è scattato l'allarme. Il complice, invece, è stato fermato la sera stessa del furto e sembra si tratti di un uomo di nazionalità straniera. Martedì mattina il quartier generale dei soccorsi è stato allestito in via Parenzo a Vigonza, il punto più vicino al cavalcavia dell'autostrada da dove accedere all'argine del fiume. Qui sono state avviate le ricerche dell'uomo disperso, iniziate all'alba, e sono proseguite per due giorni con perlustrazioni e sorvoli dell'elicottero dei pompieri, lungo l'asta del Brenta, dal ponte dell'autostrada di Vigonza fino a Noventa, ai confini con Stra, in provincia di Venezia. Il nucleo dei sommozzatori dei vigili del fuoco ha avviato le ricerche strumentali e una serie di navigazioni con partenza proprio nel tratto di argine all'altezza di via Parenzo.


Più volte il gommone, in questi due giorni, si è fermato in diversi punti per verificare da vicino le sponde del fiume, in particolar modo nel tratto in cui l'argine presenta della vegetazione incolta a contatto con l'acqua. In campo anche le unità cinofile, le unità Sapr ed esperti di topografia applicata al soccorso, coordinati dal funzionario di guardia. Per le ricerche è stato impiegato un drone che negli ultimi due giorni ha sorvolato il fiume spostandosi più a valle e concentrandosi, proprio dal pomeriggio di mercoledì fino a ieri, sul tratto che lambisce la zona di via Argine Sinistro a Noventa, dove il corpo è stato ritrovato.


L'ERRORE
Nella loro fuga è probabile che i due ladri non sapessero di essere proprio sopra al fiume e quando uno dei due ha tentato di fuggire scavalcando il guardrail, forse pensava di trovare una discesa e poi la campagna. L'acqua del Brenta in quel punto può essere profonda anche oltre 7-8 metri, senza contare le correnti.

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 15:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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