TORREGLIA (PADOVA) - Resta travolto dalla pianta che stava abbattendo ed ora è ricoverato in gravi condizioni presso l’Ospedale civile di Padova. Solo la prontezza di spirito del figlio ha contribuito a salvare la vita ad un vivaista di 61 anni di Galzignano, travolto dal pesante tronco di un cedro destinato ad essere tagliato.
LA DINAMICA
L’ordine impartito dalla proprietà era quello di mettere con le radici all’aria un cedro, probabilmente malato, per il quale si temeva che la precaria staticità potesse causarne il crollo. Dopo aver cominciato con il taglio di alcuni rami, il sessantunenne, con l’assistenza del figlio, aveva cominciato ad “attaccare” il tronco. Nel corso della fase più delicata dell’abbattimento si è sfiorata la tragedia. «Mio padre – ha spiegato il figlio Marco - dopo aver segato il pesante tronco del cedro, aveva cercato di agganciarlo per portarlo a terra. Ma improvvisamente la traiettoria di caduta del pesantissimo fusto è oscillata dalla parte opposta. L’albero così è caduto proprio nella direzione in cui mi padre si stava allontanando, travolgendolo in pieno». La scena raccapricciante è avvenuta sotto gli occhi del figlio ventenne, capace tuttavia di mantenere la calma e la freddezza nel portare i primi soccorsi al padre. La morsa del tronco tuttavia era pesantissima. Ed il giovane non ha potuto fare altro che chiedere disperatamente l’intervento di un mezzo del 118 che è accorso dopo pochi minuti. Il giardiniere è stato liberato dalla tremenda morsa che lo imprigionava solo dopo un delicatissimo intervento dei Vigili del Fuoco anch’essi accorsi insieme all’equipe medica. Quindi stato caricato quasi privo di conoscenza sull’ambulanza che a tutta velocità ha raggiunto l’Ospedale di Padova. Nel reparto di rianimazione le sue condizioni sono state giudicate gravissime. Il prodigarsi dei medici tuttavia è stato tale da scongiurare le più gravi conseguenze dall’incidente. Ora il sessantunenne resta comunque ricoverato al Monoblocco del nosocomio patavino, dove gli è stato riscontrato lo schiacciamento delle gambe e del bacino e delle lesioni polmonari. Le lesioni riportate sono di gravità tale che i sanitari non possono per il momento scongiurare la perdita della mobilità degli arti inferiori. Nel luogo dell’incidente, assieme ai mezzi di soccorso, sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Abano per una prima sommaria indagine sulla dinamica dell’incidente. Quali siano stati le cause che possono aver indotto il tronco a precipitare travolgendo il giardiniere, lo chiariranno anche i tecnici dello Spisal, anch’essi arrivati in sopralluogo presso la villa di Luvigliano per i rapporti di rito.