MONSELICE - «Aiutatemi, vi prego. Non lasciatemi morire». Dalle lamiere contorte, in mezzo alla pioggia battente del ciclone Poppea, il ragazzo intrappolato in quel che rimaneva della sua auto si lamentava disperato.
IL DRAMMA
Erano circa le 10 a Ca’ Oddo: il giovane veniva da Schiavonia e si stava recando in direzione Monselice. Per evitare il traffico della Sr10, aveva scelto di percorrere stradine interne.
Fin dalle prime ore del mattino, tutta la zona era stata interessata da pioggia battente e raffiche di vento. Ma a lavorare bisogna pur andarci. Così l’utilitaria del 27enne aveva calcato lentamente via della Ferrovia, in attesa di congiungersi con via Ca’ Oddo e andare verso il centro di Monselice.
Mancava pochissimo alla strada principale, quando all’altezza del patronato parrocchiale, all’incrocio con via Facchine, si è sfiorata la tragedia. Non c’era nessuno in quel momento, solo l’auto. Ma il caso ha voluto che il tronco dell’albero, vinto dall’ennesima sferzata di vento, si rompesse proprio in quel momento. Questione di istanti e la pianta si è abbattuta sull’utilitaria, fermandone la marcia come fosse un muro. Uno scenario da incubo: gli airbag sono tutti esplosi e il tettuccio, improvvisamente schiacciatosi, avrebbe rischiato di fare altrettanto con la testa del guidatore, dandogli ben poche speranze di sopravvivenza. Ma lui, come ha dichiarato il comandante di polizia locale Albino Corradin: «è stato un miracolato».
I SOCCORSI
Fortuna ha voluto che la sede stradale fosse leggermente depressa rispetto ai campi. Il tonfo ha fatto precipitare alle finestre i residenti, che vista la situazione, hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Momenti di grande concitazione: si parlava di un’auto schiacciata da un albero a Ca’ Oddo, ma si faceva un po’ di fatica a trovarla, proprio per la sua posizione nascosta. Tutto alla fine è andato bene: sul posto sono giunti i vigili di Monselice e il personale medico del vicinissimo presidio di Schiavonia. Indispensabile il contributo dei vigili del fuoco del distaccamento di Este, arrivati con un mezzo e una gru per liberare l’auto dal peso della pianta. Un intervento rischioso, perché l’albero aveva abbattuto pali e fili della linea elettrica.
Mentre i pompieri lavoravano incessantemente, continuavano a comunicare con il giovane, ancora intrappolato tra le lamiere. Nonostante lo stato confusionale,il 27enne è sempre rimasto cosciente e collaborativo. Sapeva di aver corso un grande pericolo, ma in quel momento non riusciva ancora a dare un nome al fatto. Chiedeva aiuto, ma veniva sempre rincuorato e incoraggiato dai vigili del fuoco. Alla fine, si è addirittura aiutato a coricarsi sulla barella. La polizia locale è rimasta in costante contatto con i sanitari, che sono andati avanti con gli accertamenti del caso fino al tardo pomeriggio.
I PARENTI
La sua famiglia è ancora in stato di shock e il fratello ha solamente dichiarato: «Siamo tutti molto scossi dall’accaduto, per fortuna è vivo». Un enorme spavento per la fidanzata del ragazzo e i genitori. Il 27enne è piuttosto conosciuto in quartiere Marco Polo, dove è cresciuto e ha molte amicizie. La notizia ha subito fatto il giro dei social e tutti si sono stretti intorno ai parenti, che potranno presto riabbracciare il loro caro.