PADOVA - Continua il successo della medical fiction "Doc-Nelle tue mani", giunta alla terza stagione e trasmessa da Rai Uno con protagonista Luca Argentero. Nel secondo degli episodi trasmessi stasera, dal titolo "La scossa", ha un ruolo principale l'attrice trentottenne Eleonora Panizzo, trevigiana d'origine ma ormai padovana d'adozione visto che da tempo vive in città. «Non posso ovviamente svelare molto. Lo dice il titolo stesso - spiega - Ci troveremo ad affrontare un terremoto in ospedale. Interpreto il ruolo della paziente Margherita, sono incinta e sarò molto vicina al protagonista. Il resto deve essere visto. Tutto sarà molto adrenalinico. È stato un set molto avventuroso, dinamico e veramente d'azione, quasi drammatico, perchè abbiamo dovuto creare il più possibile la tensione che si crea durante un evento naturale come un terremoto. È stata una prova molto importante ed utile a livello personale. Ho girato con il regista Matteo Leotto, uno dei tre che curano la serie, ed è stato molto energico. Il successo di questo lavoro, che vede vari attori veneti, è frutto di un grande lavoro di squadra che parte dalla scrittura delle storie, poi la definizione dei personaggi con i vari intrecci e poi la componente tecnica.
Eleonora, 38 anni, nel 2010 si è diplomata all'Accademia di Arte Drammatica del Teatro Stabile del Veneto, sotto la direzione di Alberto Terrani. Ha fondato la compagnia teatrale Amor Vacui, vincitrice di vari premi, è stata impegnata in teatro, cinema, cortometraggi, televisione, web, spot pubblicitari e ha esperienze anche nella danza contemporanea. Studio e ricerca sono costanti come pure l'attenzione del Centro Mira Project dell'agente Mira Pozzato. «Attualmente mi divido tra Roma e la Valle del Vanoi in Trentino Alto Adige, dove sto girando la seconda serie della fiction sempre di Rai Uno, "Black out-Vite sospese". Io sono Marcella, la sorella di una delle protagoniste. La messa in onda, salvo variazioni, è prevista per il prossimo inverno».
IL SODALIZIO
Continua anche l'impegno teatrale. «Terminerò venerdì la tournée del monologo "Fino a quando la mia stella brillerà", tratto dall'omonimo libro biografico della senatrice Liliana Segre che lo ha scritto con Daniela Palumbo. Margherita Mannino che l'ha interpretato, lo ha voluto condividere anche con me e con un'altra attrice padovana, Giulia Briata, così da poterlo allestire più volte. È stato un sodalizio tra attrici molto bello». Altro impegno teatrale è nella regia per il terzo anno assieme ad Andrea Bellacicco di "Universerìe", format ideato e diretto dalla compagnia Amor Vacui in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale. «È l'ottava edizione, c'è il bando che termina a fine mese. Porta in scena il mondo universitario attraverso studentesse e studenti, ma anche docenti, ricercatori. Si sviluppa in un laboratorio di drammaturgia e uno di messa in scena. Il coordinamento è di Diego Scantamburlo e la supervisione di Lorenzo Maragoni. Si creeranno quattro puntate di 30 minuti in programma al Teatro delle Maddalene a maggio. Saranno riunite in un unico spettacolo, una maratona, in scena nella sala grande del Verdi il 30 maggio».