Teatro di Belluno, 800mila euro per il restyling: nuovi arredi, pavimenti di platee e gallerie

Martedì 7 Maggio 2024 di Federica Fant
Teatro di Belluno, 800mila euro per il restyling

BELLUNO - Quasi 800mila euro in arrivo per la sistemazione del Teatro Buzzati. Il senatore Luca De Carlo parla di un «intervento importante per uno dei simboli della cultura bellunese».

L'assessore alla Cultura di Belluno, Raffaele Addamiano, ne è entusiasta: «Dopo 30 anni finalmente il nostro meraviglioso teatro avrà un profondo intervento di riqualificazione».


IL CONTRIBUTO
Ammonta a 772mila euro il finanziamento previsto dal decreto relativo alla programmazione degli interventi relativi ai Grandi Progetti Beni culturali e destinato al Teatro Dino Buzzati a Belluno; si tratta di uno dei 53 interventi previsti, per un totale di quasi 173,5 milioni di euro. Il finanziamento, spiega il decreto, «è orientato in particolare alla riqualificazione degli arredi e delle pavimentazioni di platea e gallerie attualmente cadute in uno stato di forte deterioramento che ne compromette l'aspetto estetico e gli standard qualitativi propri di un prestigioso Teatro». «Si tratta di un riconoscimento importante per uno dei simboli della cultura bellunese, da pochi mesi dedicato ad una grande figura dell'arte e del giornalismo come Dino Buzzati», commenta il senatore bellunese di Fratelli d'Italia, Luca De Carlo che prosegue affermando che «il teatro di un comune capoluogo, una struttura da poche settimane riconosciuta monumento nazionale, merita la massima attenzione: per questo, ringrazio il Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano per l'attenzione dimostrata a questo gioiello della nostra provincia».


LE REAZIONI
Soddisfazione anche dall'assessore alla Cultura del comune capoluogo, Raffaele Addamiano: «Dopo oltre 30 anni finalmente il nostro meraviglioso teatro, da poco intitolato al grande bellunese Dino Buzzati, avrà un profondo intervento di riqualificazione interna che lo renderà a tutti gli effetti un teatro moderno, attento al comfort degli spettatori - bellunesi e non - e di nuovo, assoluto prestigio. Un altro piccolo, grande segnale concreto da parte del Comune capoluogo e, in particolare, dell'Assessorato alla Cultura che mi onoro di rappresentare verso il complesso - e allo stesso tempo stupendo - mondo del teatro; un risultato ottenuto grazie al fondamentale apporto del senatore Luca De Carlo e del Ministro Gennaro Sangiuliano, che pubblicamente ringrazio per la grande attenzione dimostrata al nostro territorio e alle sue variegate istanze culturali».


IL TESORO
Il Piano Strategico Grandi progetti beni culturali punta al rilancio della competitività territoriale del Paese con interventi e investimenti su beni e siti di notevole interesse e importanza nazionale. Già nel Seicento esisteva a Belluno un teatro di ridotte proporzioni; era situato al secondo piano del Palazzo del Consiglio dei Nobili, detto la Caminada, nella Piazza Duomo, in una sala destinata, nei primi tempi, al deposito delle armi. Ma è nel 1833 che furono incaricate tre persone per individuare il posto su cui insediare il nuovo e più grande teatro stimandone i costi. I nobili Andrea Miari, Cesare Pagani Cesa e Giuseppe Agosti riferirono al Comune le loro considerazioni. L'area fu individuata a ridosso di Porta Dojona, all'estremità est di Piazza Campitello, ove sorgeva il vecchio Fondaco delle Biade, fin dal medioevo il più grande magazzino della città. Da tempo in condizioni precarie, ne fu decretata la demolizione per lasciar posto all'edificio da destinarsi a teatro. Inoltre, la decisione di erigere il nuovo teatro in Piazza Campitello fu determinata anche dalla crescente importanza che, proprio in quegli anni, la piazza andava assumendo per la popolazione.

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