Canale d'Agordo. Il miele della val Gares premiato con “2 gocce d’oro”

Lunedì 18 Settembre 2023 di Dario Fontanive
Canale d'Agordo. Il miele della val Gares premiato con “2 gocce d’oro”
CANALE D'AGORDO (BELLUNO) - L’apicoltore canalino Mirco Tancon premiato nell’ambito del concorso nazionale “3 gocce d’oro” che si tiene a San Pietro Terme (Bologna), dove ha sede l’osservatorio nazionale del prodotto. Il miele di Mirco Tancon è stato premiato con “2 gocce d’oro” per la categoria Millefiori. La classifica viene stilata da una giuria dopo che il miele ha superato due prove: quella chimica per stabilirne la composizione e quella di assaggio. I mieli che superano queste due selezioni vengono premiati per categoria con tre, due e una goccia d’oro
«Finalmente dopo tre presenze a questo premio, ho ottenuto il risultato nel quale speravo da tempo - spiega Mirco Tancon -. Un risultato che premia l’impegno profuso e che sottolinea la qualità dell’ambiente. Questo miele è prodotto in valle di Gares tra un’altitudine che spazia da 1300 ai 200 metri dove c’è una grande vastità e specie di fiori di notevole interesse che contribuiscono a conferire quelle particolari proprietà organolettiche che fanno la differenza»
La storia di Tancon si innesta in una dinastia di apicoltori. Infatti entrambi i nonni: Giuseppe Cagnati e Nello Tancon erano apicoltori di fama e il papà Elio lo è ancora e continua a dare una mano a Mirco nel proseguo di questa sua passione e attività che Mirco condivide con la sua prima attività di responsabile dell’area tecnica dello Ski Area San Pellegrino. Una passione che parte nel 2010 e che in questi 13 anni lo ha portato a creare il marchio “Dolomiele” che contraddistingue la sua produzione di nicchia con soli 600 chili l’anno ricavati dalle 25 colonie di api. 
«E’ una produzione di nicchia la mia - spiega Mirco - proprio perché se si vuole fare un miele buono e genuino è necessario seguirlo in maniera particolare nel corso della sua filiera produttiva e purtroppo il tempo è quello che è. Devo dire comunque che imparato molto da mio padre e ho cercato di ricostruire la storia come apicoltore di mio nonno Giuseppe Cagnati, che fu tra i primi produttori di miele di un certo livello qui a Canale, in quanto aveva imparato questa professione negli Stati Uniti, paese nel quale era andato emigrante per lavorare. Li aveva imparato molto bene l’arte dell’apicultura e quando rientrò in Italia portò con se queste tecniche innovative. Ho trovato ancora alcuni contenitori particolari con i quali commerciava il suo miele - spiega Mirco - e la sorpresa è stata grande nello scoprire che erano di cartone. Oggi sembra ridicolo poter mettere del miele che solitamente è liquido in un recipiente di cartone ed invece a quel tempo si lasciava che solidificasse e poi si tagliava a pezzi. All’epoca non era facile reperire vasi in vetro».
Ultimo aggiornamento: 11:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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